Gli AirPods Pro 2 dovrebbero sbarcare sul mercato proprio quest’anno e secondo più fonti il lancio potrebbe avvenire il prossimo autunno, magari in concomitanza con la presentazione del nuovo iPhone 14. Nella migliore delle ipotesi, ma ci credono in pochi, i tempi potrebbero essere anticipati al periodo estivo come si supponeva anche lo scorso anno.
L’analista più noto in ambito Apple, il mitizzato Ming-Chi Kuo di TF International Securities, ha previsto diverse novità tecnologiche. Prima di tutto l’atteso supporto al formato Apple Lossless Audio Codec (ALAC) che dovrebbe finalmente aprire la strada alla musica ad altissima risoluzione. Già perché se da una parte Apple Music, iTunes, gli iPhone, iMac, l’Apple TV 4k e gli HomePod Mini supportano già una qualità di questo tipo, per gli auricolari Apple l’unico standard supportato dalla connessione Bluetooth è l’Advanced Audio AAC. Il motivo si deve anche al fatto che l’alta risoluzione prevede l’impiego di file di maggiori dimensioni e quindi in streaming mobile di consumi di dati più alti.
Ovviamente la domanda che si porranno molti è se la differenza tra una traccia audio ALAC e AAC sia percepibile: la risposta è che dipende esclusivamente dalla qualità dei dispositivi di emissione impiegati.
Ming-Chi Kuo nelle sue note agli investitori ha sottolineato che sarà introdotto un nuovo design e una nuova una custodia di ricarica capace di emettere un suono per essere ritrovata, stile AirTag integrato. In pratica grazie alla funzione “dov’è”, che permette la geolocalizzazione dei dispositivi Apple, sarà più facile ritrovare le proprie cuffie magari in casa o al lavoro.
Le previsioni di vendita sono alte e le spedizioni, sempre secondo l’analista, dovrebbero raggiungere le 18-21 milioni di unità nel 2022. Da ricordare che gli attuali AirPods Pro sono caratterizzati non solo da un’ergonomia che ne prevede l’inserimento nel condotto uditivo (a differenza degli altri modelli AirPods), ma montano anche un sistema di cancellazione del rumore. Inoltre rispetto ai nuovi AirPods 3 hanno un’emissione di bassi decisamente inferiore, quindi non è da escludere qualche aggiornamento nella componente di emissione audio.
L'analista di TF International Ming-Chi Kuo ha una straordinaria reputazione quando si tratta di dispositivi Apple, specialmente per quanto riguarda iPhone. Di solito, quando Kuo fa una previsione, ci si può aspettare
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