Giornata Mondiale della Bicicletta, il mezzo di trasporto ecologico e salutare

La bicicletta è senza dubbio un mezzo di trasporto pratico, economico e sostenibile. E il 3 giugno tutto il mondo la festeggia!
Di Irene Bicchielli Aggiornato il 3 Giugno 2024
giornata mondiale della bicicletta

La bicicletta è un mezzo di trasporto antico, democratico, sostenibile. Alla portata di tutti, adulti e bambini, ha un grande valore da diversi punti di vista: ambientale, sociale, salutista.

Ma il fatto che abbia sulle spalle diverse decine di anni di storia, non rende la bicicletta un mezzo obsoleto e superato. Anzi, ha trovato nuovo slancio proprio negli ultimi anni, quando l’emergenza climatica ha reso urgente adottare nuovi comportamenti e abitudini più sostenibili. L’aumento del prezzo del carburante è stata inoltre un’ulteriore leva che negli ultimi mesi ha spinto tanti altri a montare in sella, lasciando l’auto in garage!

In questo articolo scopriamo come nasce la Giornata Mondiale della Bicicletta e quali sono le tipologie tra cui scegliere il proprio modello.

Come nasce la Giornata Mondiale della Bicicletta

Istituita ufficialmente il 12 aprile 2018 dalle Nazioni Unite, durante la sessione ordinaria della loro Assemblea Generale, la Giornata Mondiale della Bicicletta si festeggia il 3 giugno. Approvata all’unanimità dai 193 stati membri dell’ONU, nasce con l’obiettivo di sensibilizzare tutti noi all’utilizzo della bicicletta, un mezzo di trasporto nobile, ecologico e salutare, che vanta oltre due secoli di storia ma che non è certo passato di moda!

L’istituzione di questa giornata celebrativa si inserisce all’interno di un progetto delle Nazioni Unite che individua lo sport come strumento per la costruzione di un mondo pacifico e per lo sviluppo. La bicicletta viene utilizzata come mezzo di trasporto da oltre duecento anni e, nella dichiarazione ufficiale rilasciata dall’ONU, viene definita come “simbolo di trasporto sostenibile che trasmette un messaggio positivo per incoraggiare il consumo e la produzione sostenibile, ripercuotendosi in modo positivo sul clima“. Insomma, il ruolo della bicicletta, longeva e versatile come pochi altri mezzi di trasporto, diventa fondamentale per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità che tutto il mondo sta perseguendo.

Gli Stati Membri dovrebbero collaborare con organizzazioni sportive e società civile per celebrare la giornata nel modo migliore possibile. Quest’anno le iniziative saranno per lo più organizzate online, ma ciò non toglie che si possa cogliere l’occasione per gonfiare le ruote della propria bici e farsi una bella pedalata!

Inoltre, l’ONU invita gli Stati Membri a migliorare la sicurezza sulle strade e ad inserire la bicicletta e le infrastrutture ad essa legate, prime tra tutte le piste ciclabili, in un programma di mobilità integrata che guardi ad un futuro un po’ più ciclabile.

le migliori biciclette

Italia in bici: quanto ci piace andare in bicicletta?

I vantaggi di muoversi in bicicletta sono moltissimi. Innanzitutto, si tratta di un mezzo di trasporto ecologico perché non inquina e non richiede l’utilizzo di carburante per funzionare. Economico, perché una volta acquistato non ha bisogno di manutenzione, rifornimento o revisioni, e salutare: muoversi tutti i giorni per andare a lavoro o per fare i piccoli spostamenti quotidiani per una popolazione tendenzialmente sedentaria è certamente un vantaggio in termini di salute e benessere. Infine, andare in bicicletta è divertente e non solo per i bambini!

Nonostante tutto, però, gli italiani non sono propriamente un popolo di ciclisti!

Ecco cosa emerge da un sondaggio condotto recentemente dall’IPSOS.

La speranza è che, con i fondi europei destinati alla promozione della viabilità sostenibile e quindi con l’aumento dei chilometri di piste ciclabili in tutta Italia, siano sempre di più gli italiani che la mattina lasciano l’auto a casa e prendono invece la bicicletta!

E la bicicletta nel mondo?

In alcuni paesi dei mondo la tradizione delle due ruote è molto più diffusa che nel nostro e riflette tradizioni che la rendono più di un semplice mezzo di trasporto.

Ecco alcuni luoghi nel mondo in cui la bicicletta ha avuto e continua ad avere un ruolo importante.

scelta della bici migliore

Andare in bicicletta fa bene alla salute

Oltre che all’ambiente, andare in bicicletta fa bene alla nostra salute, soprattutto se l’attività viene praticata ogni giorno. Oltre ad una sensazione di benessere generale, che contribuisce significativamente a farci stare bene a livello mentale alimentando soddisfazione e felicità personale, muoversi in bicicletta apporta numerosi benefici alla salute del cuore e alla circolazione sanguigna. L’esercizio aerobico che si compie durante una pedalata, anche a ritmo blando, stimola il cuore riducendo così il rischio di malattie cardiache e di ipertensione.

Inoltre, andare in bicicletta aiuta a tonificare diversi gruppi muscolari (in particolare gambe, glutei e addominali), migliora la postura e contribuisce a tenere il peso sotto controllo, migliorando complessivamente il metabolismo e prevenendo tutti i rischi connessi al sovrappeso e all’obesità.

Bicicletta: benefici sulla salute

Bicicletta: benefici sulla salute

La bicicletta non è dunque solo un mezzo di trasporto ecologico e sostenibile, ma anche un modo per mantenere il proprio organismo in salute giorno dopo giorno.

C’è una bicicletta per ognuno di noi

La scelta della bici risponde a numerose esigenze individuali. Se siete indecisi sulla tipologia di bici da comperare la nostra guida all’acquisto dedicata alle biciclette vi aiuterà a fare luce sulle molte variabili che entrano in gioco in sede d’acquisto, prendendo in considerazione gli elementi tecnici ed estetici.

City Bike

Come si intuisce dal nome che porta, la city bike è la classica bicicletta da città, quella che utilizziamo per gli spostamenti brevi all’interno delle strade cittadine. In tanti la sfruttano per andare a lavorare, per le piccole commissioni o per portare i bambini a scuola (ovviamente dotandosi del seggiolino apposito). Proprio perché sono pensate per un uso urbano, possono essere equipaggiate con cestino anteriore e/o posteriore, parafanghi, copricatena e luci davanti e dietro. Di solito le ruote sono da 26 per le donne e da 28 per gli uomini, non di più. Le biciclette da città sono facili da guidare, comode ed economiche, anche perché spesso non sono dotate di cambio.

Le migliori city bike

Le migliori city bike

Sono la soluzione ideale per chi si muove esclusivamente in città, su percorsi non troppo lunghi, e sta cercando un’alternativa all’auto per i piccoli spostamenti quotidiani.

Mountain Bike

Anche in questo caso, un’indicazione importante sulla tipologia ce la dà il nome stesso: mountain bike, ovvero bicicletta da montagna. Si tratta di mezzi di trasporto pensati per affrontare terreni sterrati, accidentati, spesso e volentieri con forti pendenze in salita o in discesa. Per questo motivo sono compatte, ammortizzate e dotate di cambio con rapporti corti, per affrontare anche le salite più dure. Sono mezzi di trasporto pratici e maneggevoli proprio perché devono supportare il guidatore su terreni non facili, si guidano in una posizione meno eretta rispetto alle city bike e le ruote generalmente dispongono di coperture tassellate per non avere problemi su qualsiasi tipo di terreno.

Le migliori mountain bike

Le migliori mountain bike

Se siete abituati a gite fuori porta e percorsi di cicloturismo, una mountain bike è indispensabile! Ovviamente nulla vi vieta di utilizzarla anche in città per brevi spostamenti.

E-bike

Le e-bike, conosciute anche come biciclette elettriche (anche se la dicitura non è propriamente corretta come abbiamo approfondito in questo articolo) o con pedalata assistita, hanno l’aspetto delle biciclette tradizionali ma sono dotate di un motore più o meno potente che rende la pedalata molto più agevole e meno faticosa. Ovviamente si tratta di mezzi di trasporto più pesanti e più costosi, ma se dovete percorrere diversi chilometri ogni giorno vale la pena prendere in considerazione questo investimento: anche se richiede comunque un po’ di sforzo da parte del ciclista, che deve muovere i pedali, è un utile supporto nei punti più impegnativi o quando i chilometri cominciano ad essere parecchi.

Le migliori biciclette elettriche

Le migliori biciclette elettriche

Per tutti coloro che cercano un mezzo di trasporto ecologico e comodo anche per gli spostamenti più lunghi, la bicicletta elettrica è la soluzione ideale.

Biciclette pieghevoli

Le biciclette pieghevoli sono un’invenzione relativamente recente. Sono nate per andare incontro alle esigenze di chi si muove sui mezzi pubblici e ha bisogno di un mezzo di trasporto per brevi tratti di stradaprima e dopo aver preso i mezzi. Queste biciclette infatti possono essere ripiegate su sé stesse: occupando poco spazio ed essendo generalmente piuttosto leggere, possono quindi essere portate su autobus, treni o metropolitana senza difficoltà, per poi riaprirle al momento in cui servono. Inoltre, possono essere messe in ascensore e nel bagagliaio dell’auto. Esistono biciclette pieghevoli con ruote da 16, 20 0 24 di diametro, tradizionali oppure elettriche.

Le migliori biciclette pieghevoli

Le migliori biciclette pieghevoli

Se viaggiate sui mezzi pubblici e avete bisogno di un mezzo di trasporto per brevi tratte, leggero e maneggevole, una bicicletta pieghevole non vi deluderà!

Chi ha inventato la bicicletta?

I primissimi prototipi di bicicletta risalgono addirittura all’anno 1490, quando Leonardo Da Vinci disegnò uno schizzo di un mezzo di trasporto che fa pensare immediatamente ad una bicicletta, completa di pedali, catena e mozzi! Per vedere realizzato un modello del genere, però, dobbiamo attendere il 1791: il Conte De Sivrac costruì il suo celerifero, una sorta di bici in legno, senza pedali e senza sterzo, che consentiva di muoversi stando seduti e spingendosi in avanti con i piedi a terra.

Ufficialmente, si può tuttavia far risalire l’invenzione della bicicletta al 1817.

In quell’anno, il barone tedesco Karl Von Drais mise a punto un mezzo di trasporto costruito in legno e dotato di due ruote, ma nessun pedale: per muoversi, ci si doveva spingere con le gambe, come se si camminasse stando seduti. Lo sterzo era costituito da una leva, non da un manubrio. Il nome scelto era Laufmaschine (ovvero macchina da corsa) ma, in onore del barone, l’antenata della bicicletta veniva comunemente chiamata come draisina o draisenne in francese.

Tuttavia, questa prima versione provocava non pochi fastidi a chi la utilizzava perché si ricevevano continue scosse e sobbalzi. Nel tempo, la draisina fu così dotata della caratteristica ruota anteriore molto alta (circa un metro e mezzo), del sellino sopra la ruota anteriore e dei pedali: si trasformò così in un velocipede molto più comodo, ma ancora con numerosi problemi di ammortizzazione. La ruota anteriore era così alta probabilmente per rendere il mezzo più simile a un cavallo, ma questo rendeva la bicicletta poco sicura, tendente a rovesciarsi e molto difficile da manovrare. Il rischio di perdere l’equilibrio era altissimo!

Solo nel 1885 arriviamo ad un modello che si avvicina alle biciclette moderne: Sutton e Starley, due inglesi, si dedicarono ai miglioramenti del velocipede fino ad integrarlo con la catena e a ridimensionare le ruote. L’azienda Rover, oggi produttrice di auto ma che all’epoca costruiva mezzi meccanici, lanciò in quegli anni sul mercato un mezzo di nome Rover Safety, molto simile alle biciclette odierne. Da quel momento, la bici ebbe una crescita e una diffusione continua e oggi ne esistono tantissime tipologie e modelli diversi.

Pubblicato il 3 Giugno 2024
Irene Bicchielli
Irene Bicchielli

Nata nel 1988 a Firenze, dove vive ancora oggi, ha da sempre uno smisurato amore per le parole. Ha imparato a leggere e a scrivere prima delle scuole elementari e da allora non ha più smesso: lettrice seriale con un'originale passione per i romanzi storici, ha frequentato il liceo classico e poi si è laureata in Scienze Politiche per diventare...Leggi tutto

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