Secondo la definizione, le piante ad azione adattogena, contenute in prodotti formulati per il supporto alle funzioni cognitive, alle difese immunitarie e al trattamento coadiuvante dei problemi della terza età, sono un gruppo di erbe in grado di aumentare le resistenze aspecifiche e le difese dell’organismo nei confronti dello stress.
Gli adattogeni sono di grande interesse per l’aging management, la scienza che studia le soluzioni per rallentare l’invecchiamento dei tessuti.
Questi aspetti non si limitano alla ricerca dei, pur importanti, sistemi per ritardare la comparsa delle rughe o la caduta dei capelli. Ma si occupano, più in generale, di prevenire la formazione dei radicali liberi e delle altre sostanze responsabili della degenerazione delle cellule e correlati all’insorgenza di gravi malattie, come i tumori.
Cerchiamo di rispondere alla domande e alle curiosità più comuni riguardo alle piante adattogene e ai prodotti che le contengono.
Le piante appartenenti a questa categoria contribuiscono a rendere l’organismo più efficiente nell’adattarsi (da qui il nome) alle diverse circostanze e condizioni, non sempre comode e prevedibili, a cui è esposto. Quando subiamo un imprevisto, viviamo una difficoltà, andiamo incontro ad una prova, sperimentiamo una sensazione di tensione, ci sentiamo messi sotto osservazione. Questo genera stress. Come ormai noto, lo stress è, di per sé, una reazione positiva dell’organismo: significa che il cervello ha avvertito un fattore di cambiamento e che sta reagendo per farvi fronte.
Per realizzare questo progetto, ha bisogno di un aiutino biochimico: libera sostanze che attivano una serie di modifiche nei diversi tessuti, in particolare cortisolo e adrenalina. È così che il battito cardiaco accelera, il respiro si fa più superficiale e frequente e la muscolatura si contrae.
Tuttavia, come è altrettanto noto, non sempre questa reazione va come dovrebbe, ossia è intensa ma breve. Quando la situazione di difficoltà si protrae e non riusciamo a gestire lo stress correttamente, i neurotrasmettitori che rimangono in circolo possono trasformarsi essi stessi da soluzione a problema.
La permanenza di livelli significativi di cortisolo e adrenalina mantiene l’organismo in un assetto costante di allerta, caratterizzato da tachicardia, tensione muscolare (e quindi cefalea), ansia e numerose altre manifestazioni che, nel lungo periodo, possono impattare sulle abitudini quotidiane e sulle performance professionali.
In questo contesto, può essere utile l’assunzione di estratti vegetali in grado di aumentare la resistenza dell’organismo come Specchiasol Tonic Benessere, agli agenti generatori di stress e l’attivazione dei meccanismi fisiologici di reazione, gli adattogeni.
Uno dei problemi che subentrano quando le situazioni di stress si protraggono nel tempo è l’indebolimento delle difese immunitarie. Questo fenomeno si verifica principalmente a causa della permanenza di alti livelli di cortisolo, una sostanza che, come tutti i cortisonici (anche quelli di origine sintetica), ha un’azione depressiva del sistema immunitario.
L’assunzione di prodotti contenenti piante adattogene, in particolare eleuterococco, può supportare nelle fasi critiche. Fra questi, Aboca Eleuterococco Concentrato totale 50 opercoli, che sostiene le naturali difese dell’organismo.
Un’altra specie adattogena è l’echinacea (Echinacea angustifolia, E. Pallida, E. purpurea), contenuta in numerosi prodotti ad azione immunostimolante insieme a oligominerali (zinco e selenio) e altri estratti vegetali che promuovono le difese fisiologiche.
L’assunzione di erbe che contribuiscono a rallentare l’invecchiamento dei tessuti, sentito il parere del medico, può essere d’aiuto anche agli anziani come complemento per prevenire alcuni disturbi tipici di questa fase della vita o come coadiuvanti per il trattamento di quadri clinici di debilitazione.
Biogroup Physic Level 10 Tonic 160 g è un integratore che contiene anche estratti di eleuterococco, rodiola e schisendra.
Le combinazioni di estratti di ginkgo, carnitina e vitamina B12 destinate a questa fascia di età possono essere d’aiuto per favorire la funzionalità del microcircolo, la memoria. le funzioni cognitive e psicologiche.
Fra i più noti, la Rhodiola rosea, contenuta in numerosi prodotti dall’azione tonica e ricostituente come Longlife Rodiola, che supporta nel mantenimento del tono fisiologico dell’umore.
Un’altra pianta appartenente a questa categoria, la maca (il cui nome botanico è Lepidium meeyenii ma è più popolare come ginseng delle Ande, per le sue origini geografiche) è contenuta in molti integratori.
Molto usata l’associazione di Rhodiola rosea ed eleuterococco (Eleuterococcus senticosus, noto anche come ginseng siberiano), elemento caratteristico di Sella Bioton Memoria e Concentrazione. La sua formulazione comprende l’estratto di Ginkgo biloba, anch’esso adattogeno e con azione di supporto alle funzioni mnemoniche, e alfa-GPC (alfa-glicerilfosfocolina), una sostanza presente naturalmente nel cervello e correlata alle prestazioni cognitive e al potenziamento della memoria. Queste caratteristiche lo rendono indicato nei casi di difficoltà di concentrazione.
L’eleuterococco ha attività immunostimolante, antistress, stimolante dell’attività cardiovascolare e antifatica. Per queste ragioni può essere impiegato anche come supporto alla preparazione atletica agonistica. Macrovyt Alta Natura è formulato con questa radice ed arricchito con carnitina e polline e indicato come supporto alla performance sportiva.
Il ginkgo ha effetto antiossidante, antiaggregante piastrinico: quindi esercita azione protettiva sul sistema circolatorio nei confronti della formazione di trombi. Per le sue caratteristiche non deve essere assunto in concomitanza alla terapia anticoagulante.
Sempre allo scopo di promuovere le funzioni mentali, è diffusa l’assunzione di formulazioni a base di schisandra come Marco Viti Massigen Mente Flaconcini (Schisandra chinensis), pianta originaria della Russia e della Cina.
Sono numerose le credenze imprecise su questa categoria di piante. Una pianta erroneamente creduta adattogena è il ginseng (Panax ginseng), il cui uso è stato notevolmente ridotto negli ultimi anni. L’estratto secco di questa pianta ha, infatti, effetto stimolante: nell’immediato scatena una sensazione di energia, alla quale segue inevitabilmente una fase di down.
Lo stesso ragionamento vale per il caffè, a causa della presenza di caffeina.
Malgrado la sua azione di modulazione del battito cardiaco, il biancospino (Crataegus oxyachanta) non è un adattogeno. Questo non interferisce, tuttavia, con il suo uso in fitoterapia: gli integratori che lo contengono, come Sella Valeriana-Passiflora-Biancospino, possono essere utili in caso di tachicardia legata all’ansia.
Droghe adattogene – Università di Ferrara
Fitoterapia, impiego razionale delle droghe vegetali – F. Capasso, G. Grandolini, A.M. Izzo
In copertina: Ginko Biloba
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