DJI ha presentato il nuovo Mavic Mini in sostituzione dello Spark: si tratta di un piccolo drone pensato per l’utenza consumer che fa della compattezza e dell’immediatezza d’uso i suoi principali punti di forza. DJI Mavic Mini pesa infatti solamente 249 grammi, un vero e proprio peso piuma che permette a chiunque di poterlo usare.
Tra le altre caratteristiche vale la pena citare la stabilizzazione meccanica a tre assi (contro quella a due assi dello Spark) e la possibilità di poter registrare video fino a risoluzione 2,7K a 30 fps. Infine, l’autonomia è di oltre 30 minuti, grazie a un eccellente lavoro dal punto di vista dell’efficienza energetica.
Il drone DJI Mavic Mini è disponibile nella versione singola, oppure in quella Fly More Combo che comprende due batterie aggiuntive, caricatore, custodia per il trasporto e telecomando. Lo abbiamo testato per qualche settimana e siamo dunque pronti a darvi le nostre impressioni in questa recensione.
Voto: 9/10
Ispirato sicuramente dal Mavic Air e dal Mavic Pro 2, anche il Mavic Mini presenta i bracci pieghevoli, che consentono di ridurne ulteriormente le dimensioni quando è a terra. Nella parte frontale c’è ovviamente la fotocamera, mentre in quella posteriore uno sportellino protegge lo slot per schede micro-SD e la porta USB di tipo C.
Sul corpo non ci sono però i sensori che consentono di evitare gli ostacoli, come sul Mavic Air, per cui il compito è affidato per intero al pilota. Per evitare danni, all’interno della confezione viene anche inclusa una gabbia in plastica che protegge le parti in movimento durante cadute accidentali o urti.
Voto: 8/10
Il controller è il classico di DJI, lo stesso incluso anche sul Mavic Air. I Joystick si possono svitare e inserire all’interno, in modo da agevolarne il trasporto. È compatibile sia con smartphone Android che iOS e vengono forniti i cavi USB-C, micro USB e Lightning.
È pur vero che l’aggancio del telefono risulta un po’ complicato, in quanto bisognerà aprire i bracci, collegare lo smartphone, richiudere i bracci, attendere l’avvio dell’applicazione. Una procedura non proprio immediata, che richiede circa un paio di minuti.
Voto: 8/10
L’applicazione DJI Go Lite è parte integrante dell’esperienza d’uso. Nonostante sia perfettamente in grado di fornire tutti gli strumenti necessari per il volo, tra cui altezza, velocità, posizione e carica residua, trasmette anche il segnale video, per cui il pilota può avere il pieno controllo di ciò che viene scattato e fotografato.
Presenti varie modalità di funzionamento come per esempio le panoramiche dinamiche, il ritorno automatico al punto di decollo e la funzione QuickShot. Lo stabilizzatore offre poi la possibilità di essere usato in modalità follow oppure in modalità FPV.
Voto: 7,5/10
Il DJI Mavic Mini è in grado di registrare video a risoluzione 2.7K con frequenza di 30 fps, oppure in 1080p a 60 fps. La risoluzione del sensore è di 12 Megapixel. Per quanto riguarda le foto sono presenti varie modalità di scatto, come la CineSmooth o la modalità Sport.
La qualità è molto buona, ma manca la possibilità di scattare foto in RAW, mentre i video sono molto simili a quelli di uno smartphone come il OnePlus 7T. Presente anche la modalità manuale, che permette all’utente di decidere le impostazioni di scatto come valori ISO, apertura e tempo dell’otturatore.
In condizioni di scarsa luminosità o al tramonto il rumore video diventa percepibile e può in alcuni casi rovinare il risultato finale.
Voto: 8/10
La connessione allo smartphone avviene tramite Wi-Fi, che permette così di trasmettere il flusso video. All’interno del controller c’è una batteria da 2600 mAh che permette anche di mantenere la carica dello smartphone. Le batterie del drone hanno invece una capacità di 2400 mAh e permettono di volare, in condizioni normali, per oltre 30 minuti. Si tratta di un vero e proprio record per il settore droni.
Avremo certamente gradito poter caricare le batterie tramite una USB-C anziché con l’attacco proprietario.
Voto: 8/10
Il DJI Mavic Mini è un drone unico nel suo segmento. Non esistono infatti altri concorrenti in grado di offrire la stessa compattezza e le stesse prestazioni. Certamente i compromessi non mancano. Avremmo gradito poter registrare video in 2.7K a 60 fps, oppure poter caricare le batterie in maniera più semplice rispetto all’attacco proprietario, ma probabilmente tali funzioni avrebbero fatto aumentare il prezzo e il costo. A 399 euro diventa difficile chiedere di più. Consigliamo il DJI Mavic Mini a principianti, a chi si approccia per la prima volta a questo mondo e ne vuole capire vantaggi e svantaggi e a chi non intende farne un uso professionale.
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