Xiaomi ha deciso di separare il marchio Redmi e renderlo indipendente da quello principale. L’azienda diventa così simile a Huawei, che con il marchio Honor propone smartphone meno costosi è indirizzati a chi cerca il miglior rapporto qualità/prezzo, magari rinunciando ad alcuni dettagli secondari.
Con l’annuncio del nuovo marchio arrivano anche i primi modelli, che altro non sono se non la nuova versione degli smartphone Redmi più famosi e apprezzati. Vale a dire il Redmi Note 7 e Redmi Note 7 Pro, eredi rispettivamente del Redmi Note 6 e del Redmi Note 6 Pro.
Entrambi gli smartphone hanno un notch “a goccia”, che occupa pochissimo spazio sullo schermo ma è comunque sufficiente per ospitare la fotocamera frontale da 13 megapixel. Lo schermo da da 6,3″ in entrambi i casi, con risoluzione FullHD+ (1.080×2.340 pixel, formato 19.5:9).
All’interno troviamo il processore Qualcomm Snapdragon 660, con 3, 5 o 6 GB di RAM secondo la versione. Quanto allo storage, si potrà scegliere tra 32 o 64 GB, espandibili tramite microSD. La batteria è da 4.000 mAh.
Tutti e due i nuovi smartphone poi vantano una fotocamera posteriore con doppio sensore da ben 48 megapixel. La differenza sta proprio nel sensore, Samsung ISOCELL Bright GM1 per il Redmi Note 7 e Sony IMX586 per il Redmi Note 7 Pro. Per la disponibilità bisognerà attendere qualche settimana, forse mesi nel caso del Redmi Note 7 Pro.
Il marchio Redmi, come ha spiegato l’AD Xiaomi Lei Jun, non resterà però concentrato solo sulla fascia media e bassa. Nei piani dell’azienda infatti c’è anche almeno un modello con processore Qualcomm Snapdragon 855, quindi con ogni probabilità un top di gamma con il meglio di tutte le specifiche. Mantenendo però un prezzo aggressivo: Jun infatti ha parlato di un prezzo, al cambio, pari a circa 320 euro, che in Italia potrebbero diventare più o meno 400 euro. Una cifra davvero bassa, per un potenziale concorrente del Galaxy S10 e degli altri top di gamma del 2019.
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