Mentre Samsung presentava il Galaxy S10 (leggi il nostro articolo), dall’altra parte l’agguerrita concorrente Xiaomi presentava il suo Mi 9, vale a dire il nuovo top di gamma 2019, erede dello Xiaomi Mi 8 e sfidante del Samsung Galaxy S10. Come da tradizione, Xiaomi ha condensato design, specifiche di alto livello e prezzo competitivo. Anche in questo caso lo smartphone ha tre varianti: a quella di base si aggiungono la Explorer Edition e lo Xiaomi Mi 9 SE.
Come abbiamo avuto modo di vedere nei giorni scorsi, lo Xiaomi Mi 9 ha un design moderno e una tripla fotocamera posteriore. All’interno c’è il processore Qualcomm Snapdragon 855, che, come scritto nel nostro articolo, assicura le massime prestazioni possibili per uno smartphone moderno. Grazie anche alla RAM, 6 oppure 8 GB, abbinati a 64 o 128 GB di storage. Su quest’ultimo dettaglio si può dire che Samsung offre di più, con il Galaxy S10+ che arriva persino a 1 TB, ma è importante ricordare che 128 GB sono tantissimi per la maggior parte delle persone. Per chi ama i videogiochi, Xiaomi ha aggiunto una modalità software specifica, che dovrebbe renderle ancora migliori – se mai ce ne fosse bisogno.
Lo Xiaomi Mi 9 ha uno schermo AMOLED da 6,39″ prodotto da Samsung, con il sensore per le impronte integrato. Il notch è presente nella versione “a goccia”, piuttosto discreta. Grazie a cornici sempre più sottili, in particolare quella inferiore, Xiaomi ha raggiunto una proporzione tra corpo e schermo (screen to body ratio) del 90,7%, un valore altissimo.
Per la fotocamera posteriore, Xiaomi ha scelto il sensore Sony IMX586 da 48 megapixel, abbinato a uno zoom e un grandangolo, rispettivamente da 12 e 16 MP. Una configurazione oggi abbastanza comune, impreziosita però dal sensore ad alta sensibilità – lo stesso del Redmi Note 7 Pro.
Che lo smartphone Xiaomi Mi 9 possa offrire una qualità fotografica strabiliante, inoltre, è già certificato da DXoMark. Il popolare sito, punto di riferimento per l’analisi delle immagini, ha già assegnato a questo smartphone 107 punti. Al momento, così, il Mi 9 è terzo dietro a Huawei Mate 20 Pro e Huawei P20 Pro. Davvero un risultato ammirevole.
Passando alla versione Mi 9 Explorer Edition, il dettaglio che salta all’occhio è la copertura posteriore in vetro trasparente, che lascia dunque vedere i vari componenti. In verità si tratta di un riproduzione creata con il laser, e il Mi 9 Explorer Edition si distingue piuttosto per i 12 GB di RAM e un’ottica principale più luminosa: l’apertura è infatti f/1.47, mentre lo Xiaomi Mi 9 standard a f/1.75. La qualità fotografica, dunque, potrebbe essere anche migliore rispetto al Mi 9 standard – almeno in certe condizioni di illuminazione.
La variante Xiaomi Mi 9 SE è invece quella un po’ meno costosa. Lascia lo Snapdragon 855 in favore dello Snapdragon 712. Due le opzioni, da 6/128 oppure 8/256 GB. Lo schermo è un po’ più piccolo, con una diagonale pari a 5,97″. Il sensore fotografico principale è sempre quello da 48 MP, mentre zoom e grandangolo hanno una risoluzione leggermente minore.
Quanto ai prezzi, come sempre Xiaomi ha comunicato quelli per la Cina. Se ne può calcolare il valore al cambio, a cui bisognerà poi aggiungere eventuali imposte. Ma il prezzo effettivo in Italia dipenderà dalle scelte strategiche di Xiaomi. In ogni caso, abbiamo 390 e 432 euro circa per Xiaomi Mi 9, rispettivamente con 6 e 8 GB di RAM, entrambe con 128 GB di storage. Lo Xiaomi Mi 9 Explorer Edition invece ha un prezzo di listino pari a 524 euro. Per quanto riguarda la vendita ufficiale in Italia bisognerà attendere ancora qualche giorno.
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