È ufficiale: TikTok e WeChat sono state bannate sul suolo statunitense dall’amministrazione Trump. WeChat è un’applicazione di messaggistica usata principalmente sul suolo asiatico, un’alternativa a Whatsapp e Telegram, tanto apprezzate sui nostri mercati.
TikTok è invece l’applicazione che genera più scalpore. È infatti riuscita in pochi mesi di vita ad attrarre milioni di utilizzatori di tutte le età ma alcuni sospetti relativi a problemi di sicurezza e privacy hanno spinto il presidente Trump a firmare due ordini esecutivi per bannarla definitivamente dal territorio americano. Ban che sarà effettivo tra 45 giorni, sia per chi usa l’applicazione su dispositivi Android come Samsung S20 Ultra 5G o Redmi Note 9s, sia per dispositivi Apple come iPhone Pro Max e iPad.
Una scelta drastica che arriva dopo che il nuovo social ha fatto registrare ben 175 milioni di download solo negli Stati Uniti e oltre un miliardo in tutto il mondo. Un provvedimento che arrivo a seguito di un’importante ricerca dati che dimostra quanto possa essere potenzialmente grave la diffusione di TikTok, che acquisisce vaste quantità di informazioni degli utenti che la usano, tra cui dati di navigazione, cronologia delle posizioni e tanto altro ancora.
L’amministrazione Trump afferma che la raccolta dati consentirebbe alla Cina di accedere alle informazioni personali degli utenti statunitensi, permettendo di rintracciare le posizioni dei dipendenti federali e creare dossier di informazioni. Insomma, accuse molto pesanti che finiranno con l’abbandono dell’applicazione negli Stati Uniti. Bisognerà a questo punto verificare cosa succederà nel resto del mondo per una delle applicazioni più controverse degli ultimi anni.
Nel frattempo, Instagram ha rilasciato Reels, ovvero un servizio che ricorda molto da vicino TikTok. Permette infatti di creare brevi video divertenti da condividere con la community tramite il proprio smartphone. Non è necessario installare una nuova applicazione ma sarà sufficiente aggiornare Instagram per ottenere la nuova funzione. Un tempismo perfetto che potrebbe decretarne il successo nel giro di pochi giorni.
Nonostante il ban statunitense, Huawei è ugualmente riuscita a produrre prodotti interessanti del calibro del MateBook D14, Matepad 11, e lo smartphone P50 Pro. Il ban dell'ormai lontano 2019 ha riscritto la
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