Microsoft Surface Pro 7: tablet potente con porta USB-C

Di Valerio Porcu 20 Gennaio 2020
Surface Pro 7

Il Microsoft Surface Pro 7 è, come il nome lascia intuire, la settima generazione di questo dispositivo. E’ un portatile di Microsoft che di fatto è il “tablet” Windows per antonomasia, anche se il termine è probabilmente inadeguato: il Surface Pro è un computer a tutti gli effetti, con qualche limitazione ergonomica dovuta al formato. Queste carenze, però, vengono compensate da un’eccellente portabilità e con capacità impossibili da eguagliare per qualsiasi tablet Android.

Il nuovo Microsoft Surface Pro 7 si trova a prezzi che partono da 850 € circa per la versione con Intel Core i5 e 128GB di memoria. Ci voglio circa 200 euro in più per il Surface Pro 7 con Core i5 e 256GB, oppure ci si può orientare sul Surface Pro 7 con Intel Core i7 e 512GB di spazio, a €1700 circa.

Il Surface Pro 7 è l’erede del Surface Pro 2018, e rispetto a quest’ultimo le innovazioni non sono molte – ma importanti. Per esempio, il colosso di Redmond ha finalmente aggiunto una porta USB-C (che però non è Thunderbolt). Il nuovo hardware era del tutto prevedibile, ma a parte queste cose non c’è molto di cui parlare: tutto considerato, dunque, il Surface Pro 6 è ancora un prodotto valido. Inoltre, ha prezzi leggermente più interessanti: la versione con Core i7 e 256GB, per esempio, costa circa 1000 euro.

In ogni caso al prezzo del Surface Pro andrà aggiunto quello della tastiera e della Surface Pen, accessori che sono venduti separatamente. Forse potete fare a meno del pennino, ma secondo noi la tastiera è imprescindibile per sfruttare davvero questo prodotto.

Il Surface Pro 7 è un eccellente notebook 2-in-1 con Windows, ideale per professionisti che si spostano molto e che vogliono un dispositivo che sia leggero ma che allo stesso tempo offra buone prestazioni. E considerando che con Surface Pro 7 si possono anche montare video (un’attività che richiede molta potenza), le prestazioni di sicuro non mancano.

Design

Voto: 7/10

Rispetto al modello precedente, come abbiamo accennato, l’unica novità degna di nota è l’aggiunta di una porta USB-C. Purtroppo non è un connettore Thunderbolt, che avrebbe reso possibile usare schede grafiche esterne o sistemi di archiviazione ultraveloci. Non è un difetto enorme, ma per qualcuno potrebbe essere importante.

Ritroviamo dimensioni e peso identiche alla versione precedente, così come lo schermo da 12,3” ad alta risoluzione (2736 x 1824 pixel), in formato 3:2. Uno schermo più che valido, ma che è lo stesso del Surface Pro 6. Evidentemente Microsoft non è pronta a introdurre funzioni come l’HDR o la tecnologia OLED. Intorno allo schermo ci sono cornici piuttosto grosse: non molto belle da vedere, ma se non altro rendono il prodotto un po’ più facile da maneggiare.

Microsoft ha rivisto anche la tastiera, che ora ha una corsa più lunga ed è più piacevole da usare. Il touchpad è lo stesso dell’anno scorso, e questo significa è che di eccellente qualità.

Il design è lo stesso del Surface Pro precedente, e sarebbe difficile distinguere un modello dall’altro a meno di avvicinarsi abbastanza da notare la USB-C sul Surface Pro 7.

Surface Pro 7

Prestazioni

Voto: 9/10

Il processore di nuova generazione offre prestazioni di alto livello, e in effetti è molto difficile trovare computer portatili che uniscano il formato del Surface Pro 7 alla sua potenza. Che si tratti di guardare video in streaming, creare contenuti multimediali o semplicemente gestire fogli di calcolo, questo computer è in grado di fare tutto.

Il nuovo processore è più potente, abbastanza da far registrare un punteggio superiore fino al 25% nei test tecnici, rispetto al modello precedente. Il Surface Pro 7 non ha una scheda grafica dedicata, ma ciò nonostante potreste persino usarlo per giocare di tanto in tanto – anche se naturalmente bisogna accettare diversi compromessi in termini di qualità grafica, e non potrete eseguire i giochi più famosi e impegnativi.

Surface Pro 7

Autonomia

Voto: 6/10

Se dal punto di vista delle prestazioni il Surface Pro 7 è impeccabile, la durata della batteria lascia a desiderare. Questo PC 2-in-1 infatti dura meno del modello precedente.

Si può pensare di usarlo per un’intera giornata di lavoro in mobilità considerando che le giornate lavorative sono in genere inframezzate da diverse interruzioni per riunioni e spostamenti. Se però prevedete di usare molto il vostro Surface, probabilmente, sarà meglio mettere in borsa anche il caricatore.

E’ un peccato, perché da ogni nuova versione – qualsiasi sia il prodotto – ci aspettiamo che l’autonomia migliori almeno un po’; o che almeno non peggiori. Quella del tablet Surface Pro 7 non è una delusione assoluta, ma il fatto che peggiori rispetto al modello precedente è difficile da accettare. Se l’autonomia è determinante per voi, meglio orientarsi su un Surface Pro 6.

Quanto al software, il Surface Pro 7 monta una versione “pulita” di Windows 10, senza applicazioni aggiuntive né funzioni accessorie dalla dubbia utilità. Un dettaglio che apprezziamo molto, se non altro perché ci risparmia la seccatura di togliere tutti i programmi inutili prima di iniziare a usare il computer.

Surface Pro 7

Giudizio finale

Voto: 8/10

PRO

CONTRO

Il Microsoft Surface Pro 7 è un eccellente tablet Windows 10. E abbinato alla tastiera Type Cover è un ottimo notebook 2-in-1, capace di accompagnarvi nelle vostre giornate di lavoro in mobilità. Le prestazioni sono migliorate rispetto all’anno scorso, e la porta USB-C lo rende più versatile, in particolare per quando sarete in ufficio e vorrete collegare uno schermo, insieme magari a tastiera e mouse.

Purtroppo l’autonomia è inferiore rispetto al modello precedente, e questo per alcuni potrebbe essere un ostacolo insormontabile. Se non è il vostro caso, la nuova porta USB-C e le migliori prestazioni lo rendono senz’altro meritevole.

Detto questo, ci saremmo aspettati qualcosa in più da parte di Microsoft. Speriamo che alla fine del 2020, quando potrebbe uscire il Surface Pro 8 (non è detto che si chiami così), l’azienda porterà qualche innovazione più grande.

Pubblicato il 20 Gennaio 2020
Valerio Porcu
Valerio Porcu

Classe 1976, ha studiato elettronica e letteratura, con una specializzazione in didattica delle lingue. Grazie all’unione della formazione tecnica con quella umanistica, ha sviluppato uno sguardo critico e attento, e la capacità di osservare con attenzione e distacco lo sviluppo tecnologico, sia per i grandi salti evolutivi sia per i piccoli oggetti di uso quotidiano. Uno sguardo maturo che sa...Leggi tutto

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