macOS 15 Sequoia, l’ultima versione del sistema operativo di Apple per Mac, sta facendo parlare molto di sé. Tra le numerose funzionalità innovative presentate da Apple per il suo sistema operativo desktop, spiccano l’iPhone Mirroring e Apple Intelligence. Queste novità mirano a migliorare l’integrazione tra i dispositivi del colosso di Cupertino e a sfruttare al meglio le capacità di apprendimento automatico grazie all’intelligenza artificiale. In questo approfondimento, esploreremo più da vicino come queste nuove caratteristiche possono rivoluzionare notevolmente l’esperienza d’uso del proprio Mac.
La funzione iPhone Mirroring è stata una delle più interessanti di cui ha parlato Apple nel corso della WWDC. Come suggerisce il suo nome, questa funzione permette agli utenti di visualizzare e controllare il proprio iPhone direttamente dal Mac, offrendo un’esperienza di utilizzo fluida e integrata. Dal punto di vista tecnico, l’iPhone Mirroring sfrutta la tecnologia Continuity di Apple, che permette ai dispositivi della “mela morsicata” di comunicare tra loro grazie alle connessioni Wi-Fi e Bluetooth.
Una delle caratteristiche principali dell’iPhone Mirroring è la capacità di visualizzare lo schermo dell’iPhone sul Mac. Questo avviene tramite una connessione sicura e a bassa latenza, che consente di eseguire operazioni in tempo reale. Gli utenti possono accedere a tutte le app e le funzionalità del proprio iPhone direttamente dalla scrivania di macOS, il che risulta particolarmente utile per gestire messaggi, e-mail e notifiche senza dover continuamente prendere il telefono in mano, sbloccarlo e interagire con esso. Inoltre, la funzione permette di utilizzare le app del telefono durante le videoconferenze, condividendo facilmente il contenuto dello schermo del proprio iPhone con colleghi di lavoro, familiari e amici.
Un’altra funzione avanzata dell’iPhone Mirroring è la possibilità di utilizzare le gesture multitouch dell’iPhone direttamente dal trackpad dei MacBook o tramite il Magic Trackpad di Apple (qualora si usi quest’ultimo, magari con un Mac fisso). Questa integrazione permette di sfruttare appieno le potenzialità del dispositivo touch, pur continuando a usare un Mac. Tramite il trackpad, infatti, è possibile eseguire il pinch-to-zoom e gli swipe, rendendo l’interazione più intuitiva e naturale. E con la tastiera del Mac, chiaramente, è possibile anche scrivere sui campi di testo che compaiono sullo schermo dell’iPhone visibile tramite la funzione di mirroring.
Stando a quanto dichiarato da Apple, la funzione iPhone Mirroring è compatibile con i Mac dotati di chip Apple Silicon e con i modelli con processore Intel dotati del chip di sicurezza T2. Chiaramente, su entrambi i dispositivi è necessario usare il medesimo ID Apple (oltre ad avere le connessioni Wi-Fi e Bluetooth attive).
L’introduzione di Apple Intelligence in macOS 15 Sequoia segna un passo avanti significativo nell’integrazione dell’intelligenza artificiale all’interno del sistema operativo. Apple Intelligence utilizza avanzati algoritmi di apprendimento automatico e intelligenza artificiale per offrire un’esperienza utente personalizzata.
Una delle principali applicazioni di Apple Intelligence è all’interno dell’app Mail. Qui, l’intelligenza artificiale analizza il contenuto delle email e il contesto delle conversazioni per suggerire risposte rapide e appropriate. Questo non solo velocizza la risposta alle email, ma assicura anche una maggiore precisione e rilevanza nelle comunicazioni. L’algoritmo di machine learning di Apple è in grado di apprendere dalle risposte precedenti dell’utente, migliorando continuamente la qualità dei suggerimenti offerti nel corso del tempo.
Inoltre, Apple Intelligence viene utilizzata nell’app Foto per il riconoscimento delle immagini e l’organizzazione automatica degli album. Utilizzando tecniche di deep learning, il sistema può identificare persone, oggetti e scenari all’interno delle foto, creando album tematici senza l’intervento manuale dell’utente. Questa funzione rende più facile trovare e gestire le foto, migliorando l’organizzazione e l’accessibilità dei ricordi digitali.
Un’altra applicazione innovativa di Apple Intelligence è nella gestione dei documenti. Il sistema può prevedere quali documenti potrebbero essere necessari in base alle abitudini d’uso dell’utente. Ad esempio, se l’utente apre frequentemente un particolare file PDF ogni lunedì mattina, Apple Intelligence suggerirà automaticamente quel file quando viene rilevata una situazione simile. Questo livello di proattività aiuta a ridurre il tempo speso nella ricerca di documenti, aumentando l’efficienza lavorativa.
Apple Intelligence è anche integrata nell’app Note, dove può suggerire tag e organizzare automaticamente le note basandosi sul contenuto. Questo rende la gestione delle note più intuitiva e strutturata, facilitando il recupero delle informazioni.
In buona sostanza, Apple Intelligence è presente in tutto il sistema operativo rendendo l’intera esperienza d’uso del Mac più smart, consentendo di rielaborare, correggere e sintetizzare un testo in praticamente qualsiasi applicazione. Con Image Playground, inoltre, è possibile realizzare immagini divertenti in pochi secondi optando tra tre differenti stili: animazione, illustrazione e schizzo.
Un’altra cosa interessante riguarda il fatto che l’accesso a ChatGPT è presente in Siri e nei Writing Tools integrati a livello di sistema sulle varie piattaforme Apple e, secondo quanto dichiarato dal colosso di Cupertino, “questo permette di accedere direttamente alle sue capacità di comprensione delle immagini e dei documenti senza dover passare da uno strumento all’altro“.
È bene precisare che le funzioni legate alla tecnologia Apple Intelligence saranno disponibili solo sui Mac dotati di chip Apple Silicon.
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