Come promesso, l’azienda statunitense non ha annunciato solamente Google Pixel 7 (di cui parliamo nel dettaglio nel nostro articolo) ma anche Pixel 7 Pro, che accolgono l’eredità di Pixel 6 e Pixel 6 Pro. Da questi, infatti, ereditano diverse caratteristiche: dal design alle fotocamere, con qualche miglioramento dal punto di vista prestazionale e qualche rifinitura estetica.
Le differenza tra Google Pixel 7 Pro e il modello base ci sono e toccano praticamente ogni aspetto. Il display è più grande: è un OLED d 6,7 pollici caratterizzato da una frequenza di aggiornamento a 120 Hertz e una risoluzione QHD+ che corrisponde a 1440 x 3120 pixel. Il comparto fotografico è più avanzato. Nel nuovo Pixel 7 Pro itroviamo la Camera Bar (la barra orizzontale sul retro) che ospita un sensore principale da 50 MP, un ultragrandangolare da 12 MP ma anche un teleobiettivo da 48 MP con zoom ottico 5X. Anche la batteria è più capiente: 5.000 mAh con ricarica rapida a 30 watt.
Per il resto, sono uguali. Il processore a bordo è il nuovo Tensor G2, il processore proprietario di Google che dovrebbe segnare un passo avanti rispetto alla prima soluzione debuttata sui Pixel 6. Il chip è abbinato a 12 GB di RAM, mentre per la memoria interna sono previsti tagli da 128 o 256 GB.
Pixel 7 Pro si presenta nelle colorazioni nero ossidiana, grigio verde e bianco ghiaccio e la Camera Bar ha una finitura lucida. La qualità costruttiva è di primo livello: c’è la certificazione IP68 e il vetro Gorilla Glass Victus a proteggere sia la parte anteriore che la parte posteriore. Il software ovviamente è Android 13.
I preordini di Pixel 7 Pro sono già partiti, mentre la commercializzazione avverrà dal 13 ottobre. I prezzi sono gli stessi dello scorso anno, nonostante la crisi abbia spinto la maggior parte dei produttori ad alzare l’asticella (i nuovi iPhone 14 sono un esempio).
I prezzi di listino sono:
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