Gli smartphone nell’ultimo decennio hanno visto notevoli miglioramenti del comparto fotografico, non solo con un progressivo aumento del numero di sensori e obiettivi, ma anche con software in grado di fornire ottimi risultati anche per chi non fa della fotografia un lavoro, ma vuole comunque immortalare alcuni momenti significativi della sua vita.
Google Pixel 4, iPhone 11 Pro, ma anche smartphone di fascia media come Galaxy A50 o Xiaomi Mi 9T, garantiscono ottimi risultati nella maggior parte delle condizioni, anche in modalità completamente automatica. Ci sono però alcuni accorgimenti che possiamo consigliare di adottare sin da subito per migliorare istantaneamente le vostre foto. Non importa che scattiate con un cellulare oppure con una macchina fotografica più potente come la Sony A6400 o la Canon EOS R, questi consigli possono essere applicati prima di fare qualsiasi foto.
Sarà successo sicuramente di notare alcune malformazioni o artefatti quando si scatta una foto. Le distorsioni fanno parte della fotografia da quando questa è nata e dipendono soprattutto dalla lunghezza focale scelta. Esistono due tipi di distorsioni, quelle a barilotto, tipiche degli obiettivi grandangolari che tendono a far sembrare la foto come se fosse scattata da un oblò, e quelle a cuscinetto che invece hanno l’effetto contrario.
Per diminuirle, può essere utile trovare un’angolazione diversa, oppure adattare in maniera opportuna la distanza dal soggetto fotografato in modo da poter poi ritagliare la parte esterna più distorta, senza per questo rovinare lo scatto. In alcuni casi le distorsioni possono essere usate come elemento artistico, ma bisogna essere curiosi e avere imparato alcune tecniche fotografiche per trarne il meglio.
Alcuni programmi poi, come Snapseed su Mobile o Photoshop su PC e MacBook, consentono di eliminare le distorsioni su diversi obiettivi attualmente in commercio.
Il Motion Blur in parole povere si traduce con una foto mossa. Purtroppo, soprattutto quando si fanno foto con il proprio smartphone, è davvero semplice fare foto mosse, in quanto i cellulari non offrono un buon grip per fare foto, data la loro sottigliezza e i sensori piccoli amplificano qualsiasi tremolio. Le soluzioni in questo caso sono due: o si scatta con un treppiede, oppure si agisce sul tempo di scatto.
È poi possibile controllare altri elementi: prima di scattare una foto dite al vostro soggetto di stare il più fermo possibile. Anche in questo caso, si può usare l’effetto a scopo creativo, per realizzare immagini che ritraggono il passaggio di automobili a motociclette (vedi la foto in alto) oppure dei disegni fatti con delle candeline.
Chiunque tra di noi è stato fotografato almeno una volta con il fastidioso effetto degli occhi rossi. Che si tratti di una festa, di un compleanno o di qualsiasi altro evento, a causare questo fastidioso risultato è il flash di cui le macchine fotografiche sono dotate. Alcuni smartphone sono in grado di attenuare l’effetto in fase di scatto tarando in maniera opportuna la potenza del flash, mentre se si scatta con una macchina fotografica, è bene fare attenzione alla distanza del soggetto dalla macchina fotografica e dal come questo verrà colpito dalla luce del flash. Meglio direzionare l’illuminazione su una parete bianca per poi farla rimbalzare sul nostro modello, anziché colpirlo direttamente sul viso.
Prima di fare una foto è opportuno sempre verificare che il soggetto sia ben a fuoco. Capita molto spesso infatti che l’algoritmo della messa a fuoco si concentri sullo sfondo, e che la persona che vogliamo ritrarre sia invece sfocata. Per mettere a fuoco, nella maggior parte dei casi è sufficiente toccare nel display touch la zona dove si posizionerà il nostro soggetto. Tale semplice gesto comunicherà alla fotocamera che dovrà mettere a fuoco qualsiasi elemento si trovi in quello specifico punto.
Le macchine fotografiche professionali come la Sony A7 III permettono anche di scegliere manualmente uno specifico punto o una zona su cui mettere a fuoco. In casi estremi si può invece usare la messa a fuoco manuale.
Come si può notare, i consigli precedenti sono piuttosto generici e a seconda della fotocamera usata esistono diversi metodi per poter risolvere le criticità elencate. Conoscere per bene il dispositivo con cui si scatta è fondamentale per ottenere buoni risultati. Alcune fotocamere per esempio sono più adatte alla fotografia sportiva, altre si prestano maggiormente a fare ritratti, altre ancora sono particolarmente indicate per le foto in viaggio e per la street-photography. La cosa fondamentale è però studiare bene il software e le funzioni del proprio dispositivo in modo da sapere bene cosa usare per risolvere alcuni dei problemi che possono insorgere mentre si fa una foto.
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