DEED Get, wearable italiano con conduzione ossea

Di Vittorio Pipia 9 Luglio 2019
DEED GET

Sia chiama Get ed è il primo prodotto della startup tutta italiana Deed. È uno smartwatch, un fitness tracker e un auricolare Bluetooth, tre dispositivi in uno, che promette di rivoluzionare il mercato dei wearable, dove oggi gli unici prodotti in grado di dire la loro sono i fitness tracker, come Xiaomi Mi Band 3 e Fitbit Inspire HR, grazie alle loro dimensioni compatte e facilità di utilizzo.

DEED Get si differenzia però perché sfrutta il principio fisico della conduzione ossea: una volta indossato, nel caso ricevessimo una chiamata o dovessimo ascoltare un messaggio vocale, non sarà necessario estrarre lo smartphone. Potremo invece portare il dito all’orecchio e ascoltare, in maniera sorprendentemente chiara, il messaggio, o rispondere alla chiamata, grazie anche al microfono integrato direttamente nel braccialetto.

DEED GET

Costerà 190 dollari e al momento è protagonista di una campagna di crowdfunding su Kickstarter, dopo aver ricevuto finanziamenti per un valore totale di 700mila dollari.

L’innovativo fitness tracker crea un ponte di connessione tra lo smartphone e il nostro corpo. Così piace definirlo ai fratelli Parini, fondatori della startup DEED. Get consente di rispondere ai messaggi, tracciare l’attività fisica, monitorare il sonno e anche effettuare pagamenti contactless.

In relazione a questa possibilità, risulta importante l’inserimento di un sensore per le impronte digitali sul corpo del braccialetto, che attraverso l’identificazione, permette di autorizzare il trasferimento di denaro. Un progetto su cui hanno già creduto tantissime altre realtà, tra cui Spotify, che ha usato il bracciale intelligente in occasione dell’evento di lancio del nuovo album dell’artista italiano Ultimo.

Il prodotto finale sarà pronto all’incirca nella primavera del 2020, quindi tra poco meno di un anno. I fratelli Parini hanno anche un occhio di riguardo per il pianeta: per ogni sostenitore della campagna verrà infatti piantato un albero, grazie alla collaborazione con O2Forest. L’obiettivo è quello di creare una foresta che possa abbattere l’impatto dei processi di produzione e spedizione del futuro wearable.

Pubblicato il 9 Luglio 2019
Vittorio Pipia
Vittorio Pipia

Nato nel 1992 ho sempre avuto una grande passione per i motori e per la tecnologia, passioni che ho poi sempre coltivato fino a farle diventare parte del mio lavoro. Da circa 6 anni provo, analizzo diversi prodotti delle più svariate categorie, dall’intrattenimento audio-visivo fino agli elettrodomestici passando per la domotica. Analisi che condivido poi online in diversi modi, con...Leggi tutto

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