Recentemente, è emerso che Apple (e anche altre aziende tech che operano nel settore dell’intelligenza artificiale) hanno utilizzato contenuti tratti da video di YouTube per addestrare i loro modelli di AI senza il permesso dei creatori di questi video.
Com’è noto, le piattaforme di intelligenza artificiale non sono pronte all’uso fin da subito, ma richiedono un processo di addestramento simile a quello necessario per educare i cuccioli. Questo processo avviene “alimentando” gli algoritmi con dati specifici affinché il sistema possa fornire risposte precise. Secondo Wired US, i sottotitoli di 173.536 video di YouTube sono stati utilizzati da aziende della Silicon Valley, tra cui Anthropic, Nvidia, la già citata Apple e Salesforce. I download sarebbero stati effettuati da una società chiamata EleutherAI, che supporta gli sviluppatori nell’addestramento di modelli di intelligenza artificiale. L’obiettivo era fornire materiali di formazione per piccoli sviluppatori e accademici.
Grandi aziende come Apple hanno utilizzato questo set di dati, creato da EleutherAI e chiamato YouTube Subtitles, che include solo il testo dei sottotitoli dei video, senza immagini. Questo set di dati contiene anche traduzioni in varie lingue, come giapponese, tedesco e arabo, e comprende contenuti di oltre 12.000 video, alcuni dei quali sono stati rimossi da YouTube. Un creatore anonimo ha scoperto che, nonostante avesse eliminato tutti i suoi video dalla piattaforma, il suo lavoro era ancora utilizzato in alcuni modelli di intelligenza artificiale.
Il problema è che nessun creatore di YouTube è stato informato o ha dato il permesso affinché i propri video fossero utilizzati per l’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale. Sebbene ci siano state cause legali contro membri della comunità di intelligenza artificiale per l’uso non autorizzato di contenuti, aziende come OpenAI e Meta hanno sostenuto che le loro azioni erano legittime secondo la dottrina del fair use, che permette l’uso non autorizzato di materiale protetto da copyright in determinate circostanze.
L’azienda produttrice di iPhone, iPad e Mac ha negato di aver utilizzato dati ottenuti senza autorizzazione per addestrare la sua intelligenza artificiale, ma ha ammesso di aver utilizzato i sottotitoli di YouTube per addestrare i suoi modelli open source OpenELM rilasciati lo scorso aprile. È bene precisare che OpenELM non è parte dell’iniziativa Apple Intelligence né delle sue funzionalità di intelligenza artificiale e machine learning.
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