Durante la conferenza Google I/O 2019, l’azienda di Mountain View ha presentato in via ufficiale il nuovo sistema operativo che vedremo su tutti gli smartphone a cavallo tra il 2019 e il 2020, ovvero Android Q.
Nessuno stravolgimento rispetto all’attuale Android 9 Pie, che vediamo a bordo dei Pixel 3, del Galaxy S10 o del Huawei P30 Pro, con le dovute personalizzazioni all’interfaccia dei vari produttori, ma una naturale evoluzione e soprattutto miglioramenti per privacy e sicurezza.
Gli utenti potranno infatti controllare in maniera precisa tutte le applicazioni che monitorano la posizione e decidere per ciascuna di essa di limitare l’attività in background. Anche la gestione dei file condivisi vedrà alcune novità. Scooped storage permetterà infatti di avere un maggiore controllo dei permessi concessi alle applicazioni per accedere ai file presenti sulla memoria esterna.
La funzione Sharing Shortcuts consentirà invece agli utenti di passare da un’applicazione all’altra per una condivisione ancora più veloce. Google Play Protector è ulteriormente migliorato, in modo da poter analizzare più di 50 miliardi di applicazioni al giorno e identificare eventuali minacce.
Google ha poi reso più difficoltoso l’accesso ai codici identificativi dello smartphone, come IMEI e numero seriale. Il tema scuro diventa adesso la scelta di default, ma si può sempre scegliere dalle impostazioni la propria preferenza.
È inoltre ufficiale il supporto agli smartphone pieghevoli. Sebbene i prodotti realmente disponibili siano praticamente assenti, il colosso di Mountain View vede molto potenziale in tale tecnologia. Gli sviluppatori avranno dunque accesso a un nuovo emulatore che consentirà di adattare le proprie applicazioni a tanti form factor diversi.
Arrivano poi le notifiche bubble, in pieno stile Facebook Messenger, che permettono all’utente di aprire la chat senza dover scorrere la tendina delle notifiche o dover ricercare l’applicazione.
Novità anche per quanto riguarda l’ambito fotografico, sempre più importante nei dispositivi di ultima generazione. Il nuovo sistema operativo consentirà anche alle applicazioni di terze parti di avere accesso ai dati relativi alla profondità di campo e sfruttare dunque il famoso e ricercato effetto sfocato.
Il nuovo aggiornamento arriverà sicuramente verso fine estate, tra agosto e settembre.
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