AI Act: è in vigore la legge che regola l’intelligenza artificiale nell’UE

Chi non rispetta il regolamento europeo sull'AI, entrato in vigore in queste ore, potrebbe incorrere in sanzioni pecuniarie molto elevate.
Di Giuseppe Servidio 2 Agosto 2024
AI Act

Giovedì 1° agosto 2024 è entrato in vigore il cosiddetto AI Act, ovvero la regolamentazione ideata dall’Unione Europea che regola l’uso e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Con l’adozione dell’AI Act, l’Europa si propone di diventare leader nella definizione di standard globali per questa tecnologia, che nell’ultimo anno e mezzo è cresciuta esponenzialmente in termini di diffusione, sviluppo e applicazione, come ben dimostrano le funzioni basate sull’AI già disponibili su tantissimi smartphone e computer. L’obiettivo dell’UE è riuscire a bilanciare l’innovazione con la tutela dei diritti fondamentali dei cittadini.

Il regolamento europeo sull’intelligenza artificiale stabilisce diversi aspetti, tra cui i seguenti:

Riguardo alle restrizioni normative previste dall’AI Act è bene precisare che queste saranno operative dal 2 febbraio 2025, mentre le disposizioni relative ai sistemi di IA di utilizzo comune entreranno in vigore dal 2 agosto 2025. Tutti gli altri provvedimenti inclusi nell’AI Act saranno efficaci a partire dal 2 agosto 2026.

Riguardo al tema delle sanzioni per eventuali violazioni dell’AI Act, queste verranno calcolate in percentuale al fatturato annuo globale dell’azienda incriminata nell’anno finanziario precedente oppure in base a un importo predeterminato, dipende dai casi. Queste possono ammontare a un minimo di 7,5 milioni di euro o, se chi ha violato la norma è un’impresa, le sanzioni possono ammontare all’1% del fatturato fino a un massimo di 35 milioni di euro o il 7% del fatturato globale.

Pubblicato il 2 Agosto 2024
Giuseppe Servidio
Giuseppe Servidio

Web writer e ghostwriter freelance, classe 1996. Da che ricorda ha sempre avuto una spiccata passione per la scrittura e la tecnologia, ma mai avrebbe immaginato di fonderle nel lavoro che avrebbe fatto da “grande”. Nel periodo delle elementari scrisse la sua prima raccolta di racconti, con cui sperava già di diventare uno scrittore professionista. Crescendo si è accorto...Leggi tutto

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