Acoustic Surface Audio+: cos’è e come funziona la tecnologia di Sony

Di Vittorio Pipia 17 Marzo 2019

Abbiamo visto nella recensione del televisore Sony AF9 l’analisi della tecnologia Acoustic Surface Audio. Ma esattamente cos’è, come funziona e soprattutto come migliora l’esperienza d’uso sui televisori più moderni?

Si tratta di una tecnologia che permette, su alcuni televisori dell’azienda giapponese, di poter fare a meno di una soundbar fisica integrata nella TV, consentendo così di poter risparmiare spazio, di avere minori ingombri a parità di diagonale dello schermo ma senza rinunciare alla qualità.

È stata utilizzata per la prima volta sul Sony A1, un tv Oled top di gamma del 2017, per poi evolversi e migliorarsi ulteriormente col passare degli anni e dei modelli.

Per iniziare, è bene precisare che la tecnologia con il nome Acoustic Surface Audio+ è proprietaria di Sony, ma soluzioni simili sono state adottate da altre aziende su diverse tipologie di dispositivi, come per esempio Samsung con la sua Sound on Display, che ha di base lo stesso funzionamento: ovvero emettere suoni sfruttando la superficie dello schermo.

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Nel dettaglio, Sony ha impiegato la tecnologia sui suoi TV con pannello OLED per una specifica esigenza tecnica. I TV con display LCD hanno un display più spesso che non solo bloccherebbe le vibrazioni, ma potrebbe causare alcuni danni. Questo perché i substrati che costituiscono il pannello, comprendono quello per la retroilluminazione, assente invece negli OLED, in quanto i pixel si illuminano singolarmente.

I pannelli OLED risultano quindi maggiormente adatti a sfruttare questa tecnologia, ed è proprio su di essi che possiamo trovare le migliori applicazioni. In particolare, nei modelli Sony Oled A1, Sony AF8 e Sony AF9, ovvero i top di gamma del 2017, 2018 e 2019.

Sony Acoustic Surface Audio+

Questi sono gli attuatori che consentono il corretto funzionamento della tecnologia, facendo vibrare il display.

Ma come funziona esattamente la tecnologia? In realtà, nonostante siano stati necessari anni di ricerca e prove per poterla implementare in modo corretto, il funzionamento è abbastanza basilare. Dietro allo schermo sono posizionati degli attuatori (in numero variabile a seconda del modello e della potenza dell’impianto audio), che fanno letteralmente vibrare il display. Vibrazione che ovviamente non è visibile a occhio nudo, ma è chiaramente percepibile se appoggiamo una mano sulla superficie.

Sony Acoustic Surface Audio+

La loro corretta implementazione ha richiesto diversi anni di sviluppo.

Il principio di base è a tutti gli effetti quello di un normale altoparlante. Le casse dispongono infatti di un driver che sposta l’aria, facendo così vibrare una membrana che contribuisce a diffondere il suono. Vi sarà sicuramente successo di vedere un altoparlante funzionare e notare la membrana muoversi in maniera anche evidente.

Gli attuatori si occupano della riproduzione delle frequenze medie e alte, ovvero quelle che contraddistinguono l’audio ambientale, gli strumenti, le voci, quando ascoltiamo una canzone o vediamo un film, mentre le frequenze più basse sono affidate a un subwoofer installato nella parte posteriore.

Ma quali sono i benefici nell’utilizzo di questa tecnologia? Prima di tutto l’ingombro minore. Non avendo necessità di installare una soundbar lungo la cornice, il televisore risulterà più piccolo a parità di diagonale, anche se leggermente più spesso nella parte posteriore. Non bisogna poi trascurare il beneficio dal punto di vista acustico. Una soundbar o in generale degli altoparlanti posizionati nella parte bassa del televisore, potrebbero infatti restituire uno strano effetto. Se un personaggio parla, potremmo infatti avere la percezione che la voce provenga dal basso. Ciò non succede con la tecnologia Acoustic Surface Audio+, che invece permette di avere una diffusione frontale praticamente perfetta.

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L’Acoustic Surface Audio+, permette di ridurre gli ingombri, in quanto elimina la necessità di installare una soundbar.

Se aveste dubbi sulla qualità audio, vi basti leggere la nostra recensione del Sony AF9, l’attuale top di gamma OLED dell’azienda giapponese. Si tratta semplicemente di uno dei migliori televisori dal punto di vista audio, con una riproduzione precisa ed efficace, compatibile con Dolby Atmos.

Ciò accade proprio perché la superficie destinata alla propagazione dell’audio è ben maggiore rispetto a quanto offerto dai normali altoparlanti integrati, permettendo di creare un suono profondo, ricco e dettagliato, che permette tranquillamente di fare a meno di una soundbar o di un impianto dedicato. Certamente la differenza rispetto a impianti audio di un certo livello si sente, ma volendo il colosso giapponese, permette di integrare il sistema audio dei propri televisori, come altoparlante centrale di un impianto completo. In questo modo si risparmia effettivamente lo spazio occupato dal diffusore centrale, senza però perdere in qualità audio.

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Gli attuatori sono montati dietro lo schermo, mentre il subwoofer è nello stand.

Insomma, una tecnologia che, seppur costosa e al momento presente solo sui televisori della casa giapponese, permette di avere notevoli vantaggi sotto tanti punti di vista, in modo da poter godere non solo di un’ottima riproduzione video, ma anche di un suono avvolgente e piacevole.

Pubblicato il 17 Marzo 2019
Vittorio Pipia
Vittorio Pipia

Nato nel 1992 ho sempre avuto una grande passione per i motori e per la tecnologia, passioni che ho poi sempre coltivato fino a farle diventare parte del mio lavoro. Da circa 6 anni provo, analizzo diversi prodotti delle più svariate categorie, dall’intrattenimento audio-visivo fino agli elettrodomestici passando per la domotica. Analisi che condivido poi online in diversi modi, con...Leggi tutto

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