I bonus introdotti dal Governo per favorire la ripresa dei consumi e sostenere gli italiani nelle loro spese sono tanti, e di diversa entità. Uno di quelli che ha ricevuto maggiore attenzione negli ultimi mesi e che è stato recentemente prorogato a tutto il 2022, è sicuramente il cosiddetto Superbonus al 110% che consente di ristrutturare casa praticamente senza tirare fuori nemmeno un euro. Tra gli interventi trainati da quest’agevolazione fiscale c’è anche l’acquisto di alcune categorie di elettrodomestici.
Non è così semplice approfittare di questa opportunità, ma nemmeno impossibile: ecco cosa c’è da sapere sul Superbonus al 110% e quali elettrodomestici possono essere acquistati nell’ambito della ristrutturazione.
Visto il consistente numero di bonus e agevolazioni fiscali previste dal Governo, si è generata un po’ di confusione. Il Superbonus 110% (o Ecobonus 110%) non ha nulla a che fare con il bonus elettrodomestici e nemmeno con il bonus mobili.
Il Superbonus 110% consiste in una detrazione del 110% (quindi si ha diritto ad un credito del 10% oltre alle spese sostenute) appunto sulle spese sostenute per interventi di isolamento termico, sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale e riduzione del rischio sismico in condominio o in villette indipendenti. La detrazione è valida per tutti i lavori effettuati dal 1° luglio 2020 ed è stata recentemente prorogata a tutto il 2022. La ratio della normativa è favorire l’efficienza ecologica e minimizzare l’impatto ambientale dei nostri sistemi di riscaldamento e raffrescamento: per questo motivo, per poter beneficiare della detrazione, gli interventi devono assicurare un miglioramento della classe energetica dell’edificio di almeno due classi.
Nell’ottica ecologista che anima la normativa, tutto quanto concorre al miglioramento della classe energetica può rientrare nella detrazione del 110%, quindi anche alcuni elettrodomestici.
Non è tuttavia così semplice perché ci sono alcuni lavori trainanti che permettono di ottenere il Superbonus e, solo in presenza di queste tipologie di intervento, sarà possibile inserire nell’elenco spese anche l’acquisto di alcuni elettrodomestici. I cosiddetti lavori trainanti sono di tre tipi.
Nella seconda tipologia rientrano dunque tutti gli elettrodomestici che portano ad un miglioramento energetico dell’edificio: sono quindi compresi gli impianti di climatizzazione e gli impianti per il riscaldamento e per la produzione di acqua calda sanitaria, a patto che rispondano ad alcuni requisiti.
In particolare, dovranno essere dotati di:
La spesa massima per questa tipologia di intervento è di 20mila euro per ogni unità immobiliare che compone l’edificio fino a 8 unità, altrimenti 15mila euro se le unità sono più di 8.
Gli elettrodomestici che possono rientrare in questa tipologia di intervento ed essere quindi acquistati sfruttando il Superbonus 110% sono essenzialmente gli impianti di condizionamento e le caldaie, sia autonome che condominiali.
Se viene approvato uno degli interventi trainanti sopra descritti, ci sono una serie di lavori che possono essere inseriti nel totale delle spese e rientrare dunque nella detrazione al 110%. Devono però essere eseguiti congiuntamente ad almeno uno dei tre interventi trainanti. Questi lavori extra devono però essere eseguiti nell’intervallo di tempo che va dalla data di inizio dei lavori a quella di fine degli interventi trainanti, non si possono protrarre oltre.
Il Superbonus 110% viene riconosciuto ad esempio per:
Si tratta di due interventi molto diversi tra loro, sia per il fine che hanno che per le modalità di accesso. Il bonus elettrodomestici è collegato alla ristrutturazione anche di un singolo appartamento, nasce per sostenere il settore edilizio e può essere utilizzato per acquistare qualsiasi grande elettrodomestico (oltre che gli arredi): frigorifero, forno, lavatrice, lavastoviglie, asciugatrice e televisore sono tutti apparecchi che possono beneficiare dell’intervento. il Superbonus 110% invece punta a favorire il miglioramento energetico quindi sono compresi solo quegli elettrodomestici che possono servire a questo scopo: climatizzatori e caldaie.
Anche le modalità di restituzione del credito sono diverse. Il bonus elettrodomestici prevede una detrazione del 50% in dichiarazione dei redditi, che viene suddivisa in 10 rate annuali di pari importo e che verrà appunto detratta dalle tasse. Il Superbonus 110% invece può essere ceduto al fornitore (e quindi voi non pagherete niente) oppure anche questo può essere recuperato in dichiarazione dei redditi nella misura del 110%, quindi si recupera una quota superiore alla spesa sostenuta all’inizio.
Essenzialmente, dipende dal tipo di intervento che dovete fare in casa perché in ogni caso è necessaria una ristrutturazione, che sia autonoma o a livello condominiale.
Buongiorno Pina,
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