Il termine Vitamina E identifica differenti vitameri, composti con una struttura differente che hanno un’azione simile. Si parla di tocoferoli e tocotrienoli e quello che ha evidenziato una maggiore attività nell’uomo è l’alfa-tocoferolo. La Vitamina E è conosciuta soprattutto per la sua azione antiossidante che si esplica in ogni distretto corporeo, anche a livello cutaneo ed è infatti presente in molti cosmetici. Inoltre, è indispensabile per il corretto funzionamento del sistema cardiovascolare e del sistema immunitario, motivo per cui è inserita negli integratori ideati per sostenere la salute cardiaca e in formulati che potenziano le difese del sistema immunitario.
Scopriamo qualcosa in più sulla Vitamina E: come agisce, il suo fabbisogno, dove la possiamo trovare e tanto altro.
La funzione principale della Vitamina E all’interno del nostro organismo è quella antiossidante. Nello specifico, grazie alla sua struttura caratterizzata da doppi legami coniugati, riesce a intrappolare gli elettroni spaiati dei radicali liberi: in tal modo impedisce loro di dare origine a reazioni a catena che portano alla distruzione dei tessuti. In circostanze normali sono gli antiossidanti endogeni come la superossido dismutasi o il glutatione perossidasi a contrastare la diffusione dei radicali liberi. In caso di una produzione massiccia di radicali causata da fumo di sigaretta, stress fisici, esposizione alla luce UV o agenti inquinanti, invece, è necessario avvalersi di antiossidanti esogeni, tra cui la Vitamina E. Quest’ultima, per tornare nuovamente funzionale, dopo aver catturato l’elettrone spaiato dei radicali, necessita della Vitamina C. In commercio sono disponibili integratori come Cieffe Derma Lumage Compresse, formulato per proteggere la pelle dai raggi UV in cui le due molecole sono già associate. Oppure si può decidere di prendere l’acido ascorbico puro, come Esi Vitamina C Pura Retard, o quello associato all’L-arginina, come Farmaceutici Damor Bioarginina C Flaconcini.
L’azione antiossidante della Vitamina E potrebbe prevenire e ritardare le malattie coronariche croniche e l’arteriosclerosi. Inoltre, porta ulteriori benefici a livello del sistema cardiocircolatorio rinforzando i vasi sanguigni, favorendone la dilatazione, inibendo l’aggregazione piastrinica ed è importante per l’integrità dei globuli rossi. Oltre a ciò, la Vitamina E rinforza il sistema immunitario, partecipa alla segnalazione cellulare e regola l’espressione genica.
La Vitamina E è una molecola che il nostro organismo non riesce a sintetizzare, motivo per cui deve essere integrata con l’alimentazione. I cibi più ricchi di alfa-tocoferolo sono soprattutto i semi da cui si ricavano oli, come quello di girasole, ma anche la frutta secca, principalmente noci e mandorle. La Vitamina E è presente, inoltre, nella verdura a foglia verde quali spinaci, cime di rapa e broccoli, e nella frutta come kiwi e mango. Un’altra fonte di tale sostanza è costituita dai cereali integrali, in commercio si trovano anche quelli fortificati. Si ricorda che il calore danneggia la Vitamina E, quindi gli oli si dovrebbero usare a crudo e, qualora fosse indispensabile cuocere i cibi, utilizzare possibilmente una tecnica veloce e poco aggressiva. Oltre a ciò, è bene tenere gli alimenti ricchi di alfa-tocoferolo al buio e ben chiusi, perché la molecola viene degradata dalla luce e dall’ossigeno presente nell’aria.
L’assunzione giornaliera raccomandata (RDA) di Vitamina E si attesta sui 13 mg per gli uomini e 12 mg per le donne. Sintomi di una carenza sono neuropatia periferica, che comporta una ridotta trasmissione degli impulsi nervosi alle estremità, debolezza muscolare, degenerazione retinica, che può portare a cecità, miopatie e alterazione della risposta immunitaria. Una carenza di Vitamina E è rara perché la molecola dopo l’assorbimento, se in eccesso rispetto al fabbisogno, viene stoccata nel fegato e utilizzata all’occorrenza. Tale situazione può verificarsi principalmente nei bambini nati prematuri, ma anche in coloro che hanno delle patologie che rendono difficile l’assorbimento dei grassi, ad esempio pancreatite cronica, fibrosi cistica, colestasi, celiachia e morbo di Crohn.
Bisogna considerare anche gli effetti collaterali determinati dall’eccesso di Vitamina E, costituiti da debolezza muscolare, spossatezza, nausea e diarrea, tale situazione si presenta esclusivamente in coloro che assumono la molecola per tempi prolungati. Una controindicazione all’integrazione di tale sostanza è costituita da una terapia con anticoagulanti orali, in tali circostanze, raramente, potrebbero verificarsi dei sanguinamenti.
Qualora il proprio medico consigli un’integrazione di Vitamina E questa si può assumere in:
Qualsiasi prodotto si scelga se ne consiglia una somministrazione a stomaco pieno, perché i lipidi assunti con la dieta ne favoriscono l’assorbimento.
La Vitamina E oltre che pura si può trovare anche associata ad altre sostanze:
In generale si consiglia di assumere formulati che apportano al fisico un quantitativo di Vitamina E simile al fabbisogno giornaliero e prendere tali supplementi quotidianamente, questo perché l’assorbimento è proporzionale alla dose somministrata. Spesso la Vitamina E presente negli integratori è esterificata, ciò prolunga la conservazione della molecola e ne preserva le proprietà antiossidanti. Si ricorda, inoltre, di prendere integratori a base di ferro lontano da quelli di Vitamina E perché questo metallo ne accelera l’ossidazione.
Oltre che negli integratori la Vitamina E è presente in differenti cosmetici che sfruttano l’azione antiossidante della molecola per contrastare l’invecchiamento cutaneo. A tal proposito si possono acquistare:
Fonti:
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