In partenza per la montagna? Il kit pronto soccorso per vacanze senza preoccupazioni

Di Monica Torriani 25 Luglio 2020
kit pronto soccorso montagna

Per gli amanti della natura e gli sportivi l’estate è l’occasione attesa per un avventuroso viaggio tra le vette. La vacanza in montagna rappresenta l’opportunità per mettersi alla prova con escursioni fra amici e biciclettate in famiglia. A patto di non dimenticare efficienti creme con SPF50+ che proteggano dal potente sole alpino senza formare una barriera visibile e cerotti protettivi per vesciche da scarponi, è possibile godersi la permanenza in alta quota.

Il viaggio in montagna richiede un’organizzazione precisa e dettagliata: non lasciare nulla al caso può fare la differenza, anche in termini di sicurezza. Nello zaino per il trekking è d’obbligo inserire, oltre ad un’attrezzatura funzionale e aggiornata, anche dispositivi medici specifici come cerotti in tessuto non tessuto per ferite da taglio e garze come Fidia Connettivina Bio Plus.

Fidia Connettivina Bio Plus Garze

Per viaggiare tranquilli e beneficiare del relax che solo il silenzio delle cime può offrire, è bene portare con sé tutti i documenti che possono servire a garantire l’assistenza sanitaria durante la vacanza, in primis la tessera sanitaria ed eventuali prescrizioni mediche che possono rendersi utili, ed i medicinali che vengono abitualmente assunti per il trattamento di malattie croniche o disturbi frequenti.

Tenere memorizzati nel cellulare i numeri del medico di famiglia e del pediatra può rappresentare un riferimento di valore per eventuali dubbi sulla salute propria e degli altri membri della famiglia.

In termini generali, ricordare di portare sempre con sé alimenti energetici di facile digestione, come le apposite barrette. È bene anche inserire nello zaino solo ciò che è veramente indispensabile, per muoversi in maniera agile e non caricarsi di un peso eccessivo. Vestirsi a strati aiuta ad adattarsi facilmente alle escursioni termiche tipiche della montagna.

 

Attenzione al sole in montagna

In montagna, l’esposizione alla radiazione solare aumenta in media del 10% ogni 1000 metri; inoltre, ad alta quota la componente UVB dei raggi solari è particolarmente intensa.

A tutto ciò, occorre aggiungere l’effetto di riverbero prodotto dalla neve, che, dove presente, riflette l’80-90% dei raggi solari.

In montagna il sole può ustionare anche con il cielo nuvoloso. I pericoli riguardano sia la pelle che gli occhi, che devono essere adeguatamente schermati mediante l’uso di occhiali da sole specifici, meglio se avvolgenti e con protezioni laterali.

La presenza di vento freddo può costituire un fattore aggiuntivo di irritazione per gli occhi. Uno dei rischi del sole in montagna è rappresentato dalla fotocheratite (anche nota come oftalmia delle nevi), che è causata dalla degenerazione dell’epitelio corneale provocata dalla permanenza prolungata sotto i raggi UVB.

Un’eccessiva esposizione alla luce solare intensa può anche innescare un fenomeno di affaticamento della retina (eritropsia), che produce un’alterazione visiva nella quale il soggetto percepisce immagini che sembrano essere passate attraverso un filtro rosso.

Sono disponibili in commercio colliri con protezione UV formulati in idrogel con azione idratante e lubrificante. Gli occhi stanchi la sera possono essere decongestionati tramite l’instillazione di gocce oculari a base di polimeri idrofili e idratanti come quelle di Montefarmaco Iridina Hydra Repair.

Montefarmaco Iridina Hydra Repair Gocce Oculari 10ml

I prodotti che danno sollievo agli occhi dopo una giornata di sole in montagna sono commercializzati anche in formulazione spray da applicare sugli occhi chiusi.

Se è vero che i raggi del sole in alta montagna vengono riverberati fino a quattro volte più che sulla sabbia del mare, anche la pelle ha bisogno di una protezione efficace.

L’ideale è partire con uno schermo altissimo, come Dermasol Latte Spray SPF50+ 200 mL, per poi scendere (nel caso dei fototipi più mediterranei) ad un solare a rapido assorbimento con SPF30. In montagna possono servire schermi più persistenti, stick SPF50+ da applicare nelle zone sensibili in condizioni di sole e vento intensi.

La scelta dei giusti prodotti permette l’ottimizzazione dei tempi, anche nella daily routine delle signore. SVR Sun Secure Ecran Mineral Teinté Crema SPF50+ 50 mL è una crema colorata a protezione elevata studiata per pelli intolleranti, di consistenza leggera e a rapido assorbimento.

SVR Sun Secure Ecran Mineral Teinte Crema SPF50+ 50ml

Per le labbra, meglio utilizzare un prodotto specifico, un balsamo protettivo emolliente con SPF30.

Se, malgrado gli sforzi nel proteggersi dal sole, compaiono eritemi o segni di scottatura, l’applicazione di una pomata lenitiva che forma un film protettivo per favorire la guarigione può ridurre la sensazione di fastidio. Quando lo sfogo è associato a forte prurito, irritazione o dolore locale, è possibile ricorrere ad un antistaminico in gocce. L’eritema solare è una reazione della pelle dovuta ad un processo infiammatorio, classificata fra le forme di allergia cutanea: pertanto, per lenirne la sintomatologia, si impiegano gli stessi medicinali utilizzati per le reazioni allergiche.

Sempre a portata di zaino

In montagna, la sicurezza viene prima di tutto. Lo zaino per le escursioni ed il trekking deve sempre contenere un mini kit per il pronto soccorso. Camminare per sentieri inerpicati può implicare il rischio di imbattersi in rami sporgenti e deve essere possibile disinfettare eventuali graffi.

Fondamentali, dunque, equipaggiarsi con compresse di garza per la pulizia e la medicazione delle ferite e cerotti hi-tech specifici per l’attività sportiva.

Le lesioni devono essere deterse per evitare rischi di contaminazione con soluzione fisiologica in comode fiale e disinfettante per la pulizia della cute lesa come Citrosil 8 garze impregnate e poi coperte con garza e cerotto.

Manetti & Roberts Citrosil 8 garze 0,175%

Indossare scarponi da montagna per molte ore al giorno può creare le condizioni per la formazione di lesioni da attrito: infilare scarpe chiuse diventa così molto doloroso, a meno di utilizzare cerotti specifici per la prevenzione delle vesciche, che possono essere usati anche per la loro protezione.

I dolori causati da lievi distorsioni possono essere trattati con l’applicazione di un prodotto ad uso topico come Marco Viti Arnica Gel Forte o di un gel antidolorifico ad azione antinfiammatoria. Per traumi più forti, meglio ricorrere ad antinfiammatori in compresse a base di ibuprofene.

Marco Viti Arnica Gel Forte

E, siccome siamo purtroppo ancora in tempi di pandemia, non dobbiamo dimenticare tutte le procedure di prevenzione di COVID-19 apprese nel corso degli ultimi mesi. In vacanza, impossibile dimenticare il gel igienizzante mani in confezione tascabile e la mascherina chirurgica.

Se il clima austero della montagna provoca secchezza alla vostra pelle delicata, ricordate di spalmarvi le mani ogni sera con una crema concentrata nutriente senza profumo, adatta anche agli uomini.

 Gestire il pericolo vipere

Non è infrequente, durante le gite estive in montagna, incrociare una vipera, ma è veramente raro che da essa si possa essere aggrediti con un morso e per questo rischiare la vita. È infatti difficile che questo rettile si avvicini all’uomo, se non viene attaccato, e, anche quando morde, non sempre inocula veleno.

Un tempo, negli spostamenti a rischio era consigliato portare con sé il siero antiofidico, che contiene le immunoglobuline specifiche contro le componenti tossiche del veleno. Ma la somministrazione di questo presidio comporta rischi tali per la salute (principalmente in termini di shock anafilattico) che oggi si preferisce evitarla al di fuori dell’ambiente ospedaliero.

È, invece, fondamentale, in caso di incidenti di questo tipo, avvertire tempestivamente i soccorsi. Nel frattempo, è bene tranquillizzare il malcapitato e immobilizzare l’arto colpito.

Anche in montagna gli insetti possono creare problemi

L’innalzamento delle temperature e le variazioni globali negli ecosistemi hanno favorito una maggiore diffusione degli insetti anche in montagna. Da questo punto di vista, i problemi possono essere di varia natura.

I soggetti a rischio di reazioni allergiche alla puntura di insetti o con allergie accertate devono viaggiare con l’apposito kit salvavita prescritto dal medico.

Per gli altri, si tratta di mantenere gli insetti il più possibile lontani e ridurre la sintomatologia del dopo puntura.

Gli amanti del naturale al 100% sceglieranno un prodotto come Vape Derm 100% Vegetale Lozione Antipuntura 100 mL. Chi, invece, preferisce un’azione più efficace, orienterà la propria scelta verso uno spray che offre 8 ore di protezione contro un vasto numero di insetti.

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Durante la puntura, gli insetti inoculano nella pelle sostanze irritanti che determinano la liberazione di molecole da parte del sistema immunitario. Fra queste, alcuni composti che promuovono l’infiammazione e l’istamina, il mediatore chimico tipico delle reazioni allergiche. Per questa ragione, gli antistaminici vengono utilizzati con successo anche nel trattamento delle punture di insetto.

Nei casi di reazione moderata, è possibile applicare sulla cute un gel antistaminico, mentre sui pomfi più evidenti può trovare indicazione l’utilizzo topico di una crema contenente un principio attivo cortisonico.

 

QUANDO IL MOVIMENTO GENERA DISTURBI: LA CINETOSI

La cinetosi è il malessere scatenato dagli spostamenti sui mezzi di trasporto. Dipende dallo sfasamento (mismatch) fra la posizione nello spazio registrata dal nostro sistema dell’equilibrio (localizzato nell’orecchio interno) e le coordinate percepite dagli occhi, che in alcuni casi il sistema nervoso non riesce a gestire correttamente.

I sintomi sono quelli da alterazione del sistema neurovegetativo: vertigini, agitazione, mal di testa, nausea e vomito.

Questo disturbo ha la massima incidenza nei bambini di età compresa tra i 2 e i 12 anni; nella maggiorparte dei casi, si risolve nell’età adulta.

Per ridurre il rischio di cinetosi è possibile mettere in atto alcuni comportamenti preventivi:

In ogni caso, se si viaggia con un bambino che ha sofferto o soffre di mal d’auto, è indispensabile portare con sé una confezione di farmaci anti-cinetosi.

 

Siero antiofidico: norme per un corretto utilizzo – AIFA

Eritema solare – ISS Salute

Pubblicato il 25 Luglio 2020
Monica Torriani
Monica Torriani

Laureata in Farmacia e abilitata alla professione presso l’Università degli Studi di Milano, è consulente (libero professionista) per la comunicazione nel settore healthcare, con attività ad ampio spettro che include farmaci, prodotti biotecnologici, dispositivi medici, integratori alimentari e cosmetici.

Si occupa della progettazione e realizzazione di contenuti destinati al web e alla carta stampata per diverse testate editoriali (articoli, podcast,...Leggi tutto

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