Immaginate un computer portatile con tastiera e schermo che si staccano. È questo il Concept Luna, il laptop teorizzato da Dell con l’obiettivo di rendere i dispositivi più riparabili e riutilizzabili. Non arriverà sul mercato, non per il momento almeno, ma è un passo importante verso una maggiore consapevolezza su temi come riparabilità e sostenibilità ambientale. Il percorso non sarà breve né semplice: non bisogna tralasciare la resistenza e la sicurezza di poter portare in giro un prodotto modulare con pezzi che possono staccarsi.
La domanda da cui parte Dell è “e se potessimo spingere il riutilizzo al limite e ridurre drasticamente l’impronta ecologica dei nostri prodotti?”. Così nasce l’idea di Concept Luna, un concept sviluppato in collaborazione con Intel con l’obiettivo di accelerare la progettazione circolare e rendere i componenti immediatamente accessibili, sostituibili e riutilizzabili, riducendo così l’uso delle risorse. È stato creato per testare ciò che sarebbe possibile fare per ridurre l’impronta ecologica complessiva di un prodotto come un notebook.
Nel corso della sperimentazione è stato preso come termine di paragone un Dell Latitude 7300 e i risultati sono stati incoraggianti. L’impronta ecologica della scheda madre potrebbe essere ridotta del 50% riducendo l’area totale del 75%. Il laptop non integra ventole e il surriscaldamento della scheda madre potrebbe essere gestito spostandola sulla cover posteriore, più esposta all’aria fresca esterna. Il riposizionamento di tutte le componenti potrebbe ridurre il fabbisogno energetico offrendo così la possibilità di utilizzare una batteria più piccola.
L’obiettivo di Dell è quello di utilizzare, riutilizzare e riciclare i componenti quando non possono più essere utilizzati. Tutto il prodotto è stato concepito per rendere facile anche l’accesso alle componenti interne e la riparazione delle stesse. Così sono state utilizzate pochissime viti (solo quattro), la tastiera e lo schermo possono staccarsi dal resto del dispositivo in modo da semplificare la riparazione ed eventualmente il riciclaggio. La parola d’ordine in tal senso è modularità.
Questo è solo il primo passo. Il prossimo – afferma Dell – è prendere queste idee innovative di design sostenibile e valutare quali hanno il maggior potenziale di scalabilità nel loro portafoglio di prodotti.
Dopo Microsoft, Samsung, Lenovo e ASUS, anche Dell ha ampliato la sua gamma di laptop con una nuova serie di dispositivi alimentati dai processori Snapdragon X Elite e X Plus di Qualcomm.
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