Apple Magic Keyboard vs Smart Keyboard Folio: quale scegliere?

Di Dario d'Elia 11 Aprile 2021
Apple Magic Keyboard vs Smart Keyboard Folio

Apple Magic Keyboard, Smart Keyboard Folio e Smart Keyboard sono le tastiere di riferimento per chi possiede un iPad. In questa comparativa ci concentreremo soprattutto sui primi due modelli, perché di fatto Smart Keyboard Folio e Smart Keyboard si differenziano per pochi dettagli – oltre che essere compatibili con modelli diversi. L’unica certezza è che le tastiere per iPad incrementano la produttività, proteggono il dispositivo nel trasporto e in alcuni casi possono ridurre la distanza che c’è con l’esperienza notebook. Le migliori alternative sono le Logitech Folio Touch e Combo Touch, che rispettivamente hanno una predilezione per la riproduzione multimediale e la produttività.

Compatibilità

L’Apple Magic Keyboard è il top di gamma compatibile con l’iPad Air di 4° generazione, l’iPad Pro 12,9 di 3° e 4° generazione e iPad Pro 11 di 1° e 2° generazione. La Smart Keyboard Folio è compatibile con gli stessi modelli, ma vanta un design più essenziale e un prezzo più accessibile. La Smart Keyboard è il modello più vecchio che mantiene la compatibilità con l’Pad di 7°e 8° generazione, l’iPad Air di 3ª generazione e l’iPad Pro 10,5.

Prezzi

L’Apple Magic Keyboard è la tastiera per iPad più avanzata e infatti costa di listino 339 euro. La Smart Keyboard Folio è la versione intermedia e ha infatti un prezzo di listino di 199 euro. La Smart Keyboard è il modello più economico e costa di listino 179 euro. Online possono essere oggetto di promozioni, ma tendenzialmente i prezzi sono piuttosto stabili.

Design e materiali

L’Apple Magic Keyboard è una tastiera che sotto il profilo ingegneristico appare molto affascinante. È composta da una tastiera con touchpad e uno snodo collegato alla cover superiore. L’aggancio con l’iPad è magnetico, quindi non vi sono interruttori, cavi o impostazioni da selezionare. Inoltre la superficie di contatto con la zona posteriore dell’iPad ricorda lo scamosciato sintetico (interno) delle cover Apple; le parti esterne invece sono in plastica gommata – ovviamente è presente una finestrella sagomata per la fotocamera.

L’Apple Smart Keyboard Folio è una tastiera essenziale, anche se il suo dispiegamento ricorda un po’ gli origami. L’iPad infatti aderisce magneticamente su un lato e poi può essere mantenuto in due posizioni inclinate. Anche in questo caso vi è uno scamosciato interno e una parte gommata esterna – meno gradevole al tatto rispetto a quella della Magic Keyboard.

Sul fronte della qualità strutturale la Magic Keyboard vince a mani basse, ma è pur vero che pesa molto di più. Abbinandola a un iPad si arrivano a sfiorare pesi da notebook, quindi è bene considerare che sulla portabilità la Smart Keyboard Folio fa meglio.

Apple Magic Keyboard

Apple Magic Keyboard

Usabilità e funzionalità

L’Apple Magic Keyboard si affida a uno snodo in metallo che consente un’inclinazione massima di 90°, ma poi una porzione del pannello posteriore riesce a piegarsi di ulteriori 30°. Insomma è facile individuare la posizione ideale. Inoltre lo snodo integra una porta USB C per una comoda e più immediata ricarica dell’iPad. Per quanto riguarda la tastiera va ricordato che è retroilluminata; la corsa dei tasti e del touchpad è di circa 1 mm. Per fare un parallelo si può dire che rispetto alla Magic Keyboard fornita con gli iMac, il modello per iPad ha una corsa leggermente più lunga e un rumore più sordo. Sicuramente meno gradevole, ma comunque soddisfacente. Il touchpad ha una buona sensibilità al tocco, permette di effettuare tutte le gesture e forse gli si può imputare solo un sonoro “clac clac” d’antan quando viene premuto.

Smart Keyboard Folio

Smart Keyboard Folio

L’Apple Smart Keyboard Folio consente due posizioni di inclinazione. L’interazione è molto comoda. La tastiera è rivestita di un materiale plastico che ricorda la trama di un tessuto. Sicuramente è più facile da pulire ma il feeling è inferiore rispetto a quello della Magic Keyboard. La corsa dei tasti è comunque molto breve; anche digitando veloce è molto silenziosa.

L’esperienza d’uso è di maggiore qualità sulla Magic Keyboard, anche grazie alla presenza del touchpad e della retroilluminazione. La Smart Keyboard Folio però è un esempio di praticità: se dovesse cadervi un po’ di caffè sopra, un passaggio di spugna e via.

Perché scegliere l’Apple Magic Keyboard?

La tastiera Magic Keyboard è una tastiera perfetta per chi ha esigenze lavorative poco impegnative oppure semplicemente vuole digitare più comodamente mail e testi. Mettendo in gioco tastiera, touchpad, schermo touch ed eventualmente l’Apple Pencil si entra in una dimensione di interazione molto più efficiente. Il peso complessivo è un po’ limite, quindi si tratta di un modello destinato ad attività semi-stanziali.

Apple Magic Keyboard

Apple Magic Keyboard

Perché scegliere l’Apple Smart Keyboard Folio?

La tastiera Smart Keyboard è pronta all’uso, immediata. Un momento è cover, un altro è tastiera. Inoltre è senza dubbio più resistente allo sporco e qualche breve contatto con liquidi. La sua qualità principale è l’essenzialità. Forse la cosa di cui si sente maggiormente la mancanza è la retro-illuminazione.

Apple Smart Keyboard Folio

Apple Smart Keyboard Folio

Conclusioni

Entrambe le tastiere Apple sono di qualità ma condividono anche un piccolo difetto. Sono totalmente prive di tasti speciali per gestire ad esempio le tracce audio oppure il volume o altre funzioni. L’unica concessione è un tasto per accedere alle emoticon. Per il resto bisogna riconoscere che le gesture sul touchpad della Magic Keyboard funzionano molto bene. Mentre la Smart Keyboard sembra davvero ideale per ogni tipo di ambiente, anche una zona lavori con polvere. I prezzi comunque stabiliscono con precisione la potenziale clientela. Con gli oltre 300 euro del modello top di gamma ci si potrebbe comprare con un ulteriore piccolo sforzo un vero e proprio portatile come ad esempio un modello economico della linea Microsoft Surface.

Pubblicato il 11 Aprile 2021
Dario d'Elia
Dario d'Elia

Sono nato nel 1974, esattamente nel momento in cui l'era digitale stava iniziando a varcare i confini dei laboratori per entrare nelle case. Risale proprio a quel periodo uno dei primi microcomputer: il "famoso" IMSAI 8080, che Matthew Broderick usò nel 1983 per violare il supercomputer del Norad nel film "Wargames". Ecco, sono cresciuto in quel periodo di transizione e...Leggi tutto

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