Smartphone: ritorno alle batterie removibili?

C’è stato un periodo in cui gli smartphone erano dotati di scocche apribili e batterie removibili, un vantaggio non da poco a cui però si è rinunciato presto per l’adozione nei cellulari di scocche unibody, materiali pregiati come vetro e alluminio e caratteristiche come l’impermeabilità.

C’è però un altro lato della medaglia di cui si parla poco. A partire dal 2016 infatti sono stati sempre di più i produttori ad abbandonare le batterie removibili e ad ampliare sempre di più le dimensioni degli smartphone, basti pensare ai 6,9 pollici di Samsung S20 Ultra, o ai 6,67 pollici di OnePlus 7T Pro. Questa scelta ha però causato l’aumento dei rifiuti RAEE, a causa della diminuzione della vita media dei prodotti.

Le batteria all’interno degli smartphone potrebbero ritornare a essere removibili.

L’Unione Europea sembra adesso decisa a combattere o comunque a ridurre questo fenomeno, così come testimoniato dalla rivista olandese Financieele Dagblad.

Pare che la Commissione Europea stia valutando l’applicazione di un decreto che costringerebbe i vari produttori a realizzare dispositivi con batterie facilmente sostituibili dagli utenti. Una possibilità concreta, che si aggiungerebbe al provvedimento grazie al quale oggi sempre più dispositivi sono dotati di porta per la ricarica USB-C.

Il fine ultimo sarebbe quello di allungare la vita media degli smartphone. Una batteria agli ioni di litio ben mantenuta infatti, perde circa il 20% della capacità dopo soli due anni, con un impatto visibile sull’autonomia degli smartphone. Consentire la facile sostituzione, permetterebbe dunque di sostituire la sola batteria evitando di cambiare l’intero smartphone e diminuendo così in maniera drastica i rifiuti elettronici.

Per il momento si tratta solo di una proposta e non ci sono conferme ufficiali, né da parte dell’Unione Europea né da parte dei produttori. Non resta che attendere ulteriori novità.