Recensione Samsung Galaxy Fit e: fitness tracker piccolo e leggero

Di Vittorio Pipia 30 Settembre 2019
Fit E

Samsung Galaxy Fit e è un fitness tracker piccolo e leggero proposto con un prezzo estremamente competitivo che cerca di fare concorrenza al dominio di altri prodotti come Xiaomi Mi Band 4 e Honor Band 5, quest’ultimo ancora non ufficialmente disponibile nel nostro paese. L’abbiamo provato per qualche settimana e siamo dunque pronti a raccontarvi come funziona ma soprattutto perché e chi dovrebbe sceglierlo.

Galaxy Fit E

Il nuovo Galaxy Fit E.

Qualche compromesso c’è, come su ogni prodotto, ma tutto sommato l’uso è soddisfacente e risulta una valida alternativa a tante altre smartband anche più costose.

Design e display

Voto: 8/10

Su un dispositivo così piccolo, quando si parla di design è impossibile farlo non considerando il display, sotto al quale si cela tutta l’elettronica necessaria al funzionamento. Il resto è costituito dal braccialetto, in silicone e con aggancio a fibbia, molto semplice come struttura ma facile da pulire e da indossare. È disponibile in diverse colorazioni che si adattano a diversi stili ed esigenze, dai più sobri ai più estrosi.

Display Galaxy Fit E

Buono il display, non ottima la leggibilità sotto al sole.

Manca, rispetto al Galaxy Fit normale, la ricarica wireless: per caricarlo infatti sarà necessario usare il cavo con aggancio magnetico proprietario incluso nella confezione.

Il display è monocromatico con una diagonale di 0,74 pollici e non è dotato di touchscreen. Un tap consente però di cambiare schermata e si illumina in automatico quando il polso viene girato. Non è molto luminoso e abbiamo riscontrato qualche problema di visibilità sotto la luce diretta del sole, in maniera simile a quanto avveniva con la Mi Band 3.

Nella parte inferiore è presente il sensore del battito cardiaco, mentre non ci sono pulsanti.

Funzioni

Voto: 7,5/10

Il Galaxy Fit e è prima di tutto un tracker dell’attività: monitora i passi, con una buona precisione anche se non perfettamente in quanto tende, come tutte le fitness band di questo tipo, a sovrastimarli con una soglia che potremmo dire essere del 15 % in più rispetto alla realtà. Buono invece il controllo dei battiti, che però vengono monitorati solamente durante l’attività fisica a meno che l’utente non decida, tramite l’applicazione, di aggiungere l’apposito widget nella schermata principale: tale scelta però aumenterà a dismisura il consumo energetico, come vedremo più avanti.

Braccialetto Galaxy Fit E

Nella parte inferiore si nota il sensore del battito cardiaco.

Con un peso di circa 15 grammi, una volta indossato praticamente non si sente. Riesce però a monitorare fino a 90 attività diverse, seppur non in maniera estremamente precisa o con parametri particolari come la VO2 max. Manca anche il GPS, ma si può usare quello dello smartphone per sopperire a tale assenza.

È poi impermeabile fino a 5 atmosfere per 10 minuti. Registra anche il sonno e riesce a essere sufficientemente preciso per quanto riguarda l’ora di inizio e di fine. Nell’applicazione dedicata vengono poi mostrate le fasi di sonno profondo e leggero, seppur ci rendiamo conto che si tratta di dati per cui risulta difficile capirne la veridicità.

Autonomia

Voto: 8,5/10

La durata della batteria integrata è di circa una settimana. Inferiore rispetto alle due settimane di Mi Band 4, ma in linea con quanto garantito da Fitbit Inspire HR. Il sistema di carica prevede l’aggancio al cavo magnetico con doppio pin, mentre la ricarica completa impiega circa un’ora. Come anticipato, l’attivazione del sensore per il battito cardiaco andrà a inficiare l’autonomia, andandola praticamente a dimezzare. Manca un indicatore dell’autonomia residua direttamente sullo smartwatch.

Applicazione

Voto: 7/10

Il Galaxy Fit e funziona sin da subito con i dispositivi Samsung come il Galaxy A80, in quanto la suite di applicazioni S Health è installata di fabbrica.

Ricarica Galaxy Fit E

Per la ricarica viene fornito l’apposito cavetto.

Sugli altri smartphone sarà invece necessario installare Galaxy Wear e Samsung Health: rispettivamente servono per impostare le watch faces sullo smartwatch e per archiviare i dati raccolti fino a 7 giorni di attività. Le applicazioni sono ben realizzate, ma Samsung avrebbe comunque potuto pensare di farne solamente una, senza costringere l’utente ad avere due applicazioni in più per utilizzare un dispositivo.

Conclusioni

Voto: 8/10

Galaxy Fit e ci è piaciuto, è stiloso, bello e funzionale. Soffre però per quanto riguarda il display e molte funzioni, la concorrenza cinese di Mi Band 4, ufficialmente disponibile anche in Italia a un prezzo di 29,99 euro, che offre un display AMOLED più ampio e maggiormente risoluto. Tuttavia la consigliamo a chi vuole qualcosa di semplice e soprattutto ai già possessori di terminali Samsung grazie all’ottima integrazione con le applicazioni native.

Pubblicato il 30 Settembre 2019
Vittorio Pipia
Vittorio Pipia

Nato nel 1992 ho sempre avuto una grande passione per i motori e per la tecnologia, passioni che ho poi sempre coltivato fino a farle diventare parte del mio lavoro. Da circa 6 anni provo, analizzo diversi prodotti delle più svariate categorie, dall’intrattenimento audio-visivo fino agli elettrodomestici passando per la domotica. Analisi che condivido poi online in diversi modi, con...Leggi tutto

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