Cantinette vino: guida all’acquisto per una conservazione ottimale di rossi, bianchi e rosati

Per un’azienda vinicola che intenda offrire prodotti di qualità, il controllo della temperatura e dell’umidità in cantina è fondamentale. Nei passaggi chiave del processo di vinificazione, infatti, il vino risente degli sbalzi termici e dell’eccesso di umidità, fattori in grado di rovinarne gusto e aromi. Da qualche anno a questa parte, il diffondersi delle cantinette vino offre a chiunque la possibilità di conservare i propri vini al meglio. Imprescindibile per un ristorante, la cantinetta frigo refrigerata si è diffusa anche a livello domestico, specialmente fra i veri appassionati. Dimensioni, capacità interna, tipo di installazione, materiali costruttivi e rumorosità: ecco alcuni degli elementi chiave in fase di scelta. Nella nostra guida, inoltre, non abbiamo sottovalutato l’aspetto economico, descrivendo i modelli migliori suddivisi in fasce di prezzo. E approfondendo il discorso sui consumi attraverso la lettura dell’etichetta energetica.
cantinette vino

Prima dell’acquisto: hai le idee chiare?

Le variabili che entrano in gioco nella scelta di una cantinetta vino sono in parte sovrapponibili a quelle di un classico frigorifero. Ma ci sono anche elementi esclusivi che meritano un approfondimento particolare, come ad esempio la regolazione dell’umidità. Di seguito abbiamo riassunto tutti i punti principali della guida.

Il prezzo
Doveroso è cominciare da qui, con qualche considerazione sul budget a disposizione per l’acquisto. Materiali costruttivi, funzionalità e tipologia di motore presente possono far oscillare il costo significativamente. Per questo, abbiamo selezionato cantinette vino appartenenti a tre fasce di prezzo: economica, media e alta.

Condizioni ideali per conservare il vino
In questa sezione introduttiva, abbiamo analizzato le condizioni ideali per la conservazione del vino, facendo una distinzione fra bianchi, rossi e vini spumanti. Temperatura, umidità e luminosità: ecco le variabili più importanti.

Tipologie principali in commercio
Cantinette per vino temperate, climatizzate e ibride: ecco le tre tipologie più diffuse in commercio. In base a quale sceglieremo, prezzo e prestazioni potranno variare anche di molto.

Capacità interna e dimensioni esterne
Capacità interna e dimensioni della cantinetta vino refrigerata dipendono dal numero di bottiglie riesce a contenere. Di base si parte con una capacità di 20 litri per superare anche i 500.

Freestanding o incasso?
Qui abbiamo messo in evidenza le differenze fra modelli a libera installazione e cantinette da incasso. Capacità interna, spazio occupato e comodità d’uso verranno influenzate dalla nostra scelta.

Materiali costruttivi e design
L’aspetto estetico è un elemento chiave in fase d’acquisto, specie per un prodotto freestanding. Ma dalla qualità dei materiali costruttivi dipendono anche le prestazioni della cantinetta. Fondamentale, in tal senso, è la coibentazione della porta

Motori a confronto
Motore on-off e motore inverter lavorano in modo diverso con lo scopo di mantenere sotto controllo la temperatura. In questa sezione, metteremo in luce pro e contro delle due tipologie di compressore, valutandone prestazioni, consumi e rumorosità.

Controlli e funzioni aggiuntive
La regolazione della temperatura avviene, di solito, attraverso pochi tasti fisici. Ma non mancano modelli con display touch pensato per mostrarci in tempo reale lo stato della cantinetta. Filtro ai carboni attivi, sistema No Frost e serratura con allarme, poi, sono funzionalità aggiuntive davvero interessanti.

Etichetta energetica e consumi
In ultimo ma non certo per importanza, abbiamo incluso un piccolo approfondimento sull’energy label delle cantinette vino. Vedremo quali parametri sono chiamati in causa nella lettura dell’etichetta energetica e come questi condizionano prestazioni e consumi del nostro modello.

Quanto costa una cantinetta vino?

prezzo cantinetta vino
Un’importante considerazione da fare sulle cantinette vino riguarda l’oscillazione del prezzo a seconda della tipologia. Come vedremo più approfonditamente nel corso della guida, il mercato offre modelli temperati, climatizzati o soluzioni ibride. Cantinette del primo tipo servono a mantenere il vino alla giusta temperatura di servizio, le seconde a conservarlo nel tempo, le terze integrano entrambe le funzionalità. Una cantinetta vino temperata può costare anche meno di 200 euro. E non a caso, abbiamo fissato questo tetto come limite massimo per la fascia economica. Superati i 200 euro, si entra nella fascia media del mercato, che raccoglie cantinette porta vino temperate di livello più alto. Classe energetica e capacità interna superiori, zone di temperatura indipendenti, filtro a carboni attivi e presenza del display: ecco alcuni elementi che differenziano i prodotti di fascia media da quelli economici. Per incontrare le prime cantinette per vino climatizzate, però, dobbiamo accedere alla fascia alta, posta oltre i 500 euro. È qui che si posizionano i modelli professionali, pensati per il mondo della ristorazione. Ma nessuno ci vieta di inserirli in un contesto domestico, specie optando per una soluzione da incasso che integri in modo discreto la cantinetta nella cucina.
(Dati aggiornati a marzo 2021 e soggetti a variazione nel tempo)

Fascia economica (entro 200 euro)

Con un tetto di spesa fissato a 200 euro, possiamo acquistare cantinette vino temperate freestanding dalla capacità piuttosto contenuta. Le prestazioni, però, risultano di tutto rispetto, come nel caso della cantinetta vino Ardes 5I06V. Siamo di fronte ad una delle più compatte in assoluto e, proprio per questo, si mostra comoda da trasportare. Provvista di illuminazione a LED blu, offre un range di temperatura compreso fra 7 e 18 gradi ed una capacità di 6 bottiglie. Più spaziosa è la cantinetta porta vino G3 Ferrari G20034, in grado di ospitare fino a 10 bottiglie. Questo modello termoelettrico è dotato di comandi touch e di un piccolo display per la visualizzazione della temperatura. Non male la classe energetica B. Gli ultimi due modelli di fascia economica che vogliamo presentare sono realizzati da Melchioni, brand che si caratterizza per l’ottimo rapporto qualità prezzo. Vermentino 18 è una cantinetta vino refrigerata dalla notevole capacità. 18 sono le bottiglie che è in grado di ospitare mentre la temperatura selezionabile è compresa fra gli 11 ed i 18 gradi. Ancora meglio si comporta la cantinetta Melchioni Vermentino Dual 18, che costa qualcosa in più. Forte di due zone di temperatura separate, offre una regolazione indipendente per bianchi e rossi. Il tutto mantenendo inalterata la capacità interna.

Fascia media (da 200 a 500 euro)

Rispetto ai modelli economici, la fascia media offre possibilità di scelta più ampie, includendo cantinette vino di capacità superiore. Inoltre, spariscono quasi del tutto i motori termoelettrici, sostituiti dai più potenti compressori on-off o inverter. È questo il caso della cantinetta vino Candy CCV 150 SKEU, provvista di ben 8 ripiani per una capacità totale di oltre 40 bottiglie. Silenziosa e sobria nel design, offre un range di temperature compreso fra i 7 ed i 18 gradi. Con un budget di poco superiore, ci portiamo a casa la cantinetta porta vino Haier WS30GA. A fronte di una capacità di poco inferiore, questo modello è dotato di ripiani in legno in grado di attutire le vibrazioni. E di una serratura che garantisce la massima sicurezza. Vale lo stesso per la Hoover HWC 150EELW, cantinetta per vino estremamente elegante che vanta una capacità di 42 bottiglie. Compatta e curata nel design, si inserisce facilmente negli spazi della cucina. In più, offre consumi energetici piuttosto bassi e riesce a raggiungere la temperatura minima di 4 gradi. Concludiamo la selezione di fascia media con un modello da incasso compatto: la cantinetta Candy CCVB 60D. Con una capacità massima di 38 bottiglie e una straordinaria efficienza energetica, è una delle migliori per rapporto qualità-prezzo.

Fascia alta (oltre 500 euro)

Qualità costruttiva, design e consumi contenuti sono gli elementi che caratterizzano le cantinette vino di fascia alta. Si parte alla grande con il modello Haier WS53GDA, cantinetta porta vino a doppia zona di temperatura. Ideale per conservare contemporaneamente vini bianchi e rossi, conta su ripiani in legno antivibrazione, filtro anti UV e filtro a carboni attivi. Più compatta ma anche più evoluta a livello tecnologico è la cantinetta vino Hotpoint Ariston WL 36 A/HA, progettata per l’incasso. Intuitiva nei controlli, è provvista di display per la gestione della temperatura. Notevole l’ampio range termico compreso fra 4 e 20 gradi. Restando in ambito di elettrodomestici da incasso, si sale di livello con Electrolux KBW5X, modello capace di assicurare bassissimi consumi. Forte di un raffinato sistema di ventilazione interno, ci permette di gestire semplicemente anche l’umidità dell’aria. Non a caso, per la conservazione a lungo termine del vino risulta essere una delle migliori. L’ultima cantinetta vino refrigerata che abbiamo inserito si rivolge ad un’utenza professionale. Liebherr WKT 6451, infatti, unisce prestazioni da prima della classe con una capacità incredibile di oltre 300 bottiglie. Curatissima nel design, offre anche un preciso controllo dell’umidità.

Le condizioni ideali per conservare il vino

cantinetta da incasso
Duplice è la funzione che possono assumere le cantinette vino: permettere al prodotto di maturare nel tempo oppure portarlo alla giusta temperatura di servizio. Parliamo, infatti, di due operazioni differenti, ognuna delle quali richiede specifiche condizioni. La temperatura di servizio varia a seconda del vino scelto. Per uno spumante non dovrebbe mai superare gli 8 gradi, per un vino bianco fermo i 12 e per un rosso i 18. Queste le temperature ottimali per gustarlo al meglio. Ma per conservare un vino nel tempo, specialmente un rosso importante, i requisiti cambiano. Per prima cosa, è fondamentale che la temperatura, compresa fra gli 11 ed i 15 gradi, resti stabile. Altro elemento chiave è l’umidità interna alla cantinetta porta vino, da mantenere nel range 65/75%. Troppa umidità, infatti, potrebbe far marcire il tappo in sughero mentre un ambiente secco tenderebbe ad accelerare l’ossidazione del liquido. L’esposizione ai raggi UV è un altro aspetto da non tralasciare, poiché il vino è altamente fotosensibile. Proprio per questo, le cantinette vino montano porte in vetro temperato in grado di proteggere le bottiglie dalla luce eccessiva. Inclinazione della bottiglia e assenza di vibrazioni completano il quadro dei fattori da considerare. Nel primo caso, il contatto del vino col tappo mantiene il secondo umido ed elastico, favorendone la conservazione. Anche l’assenza di scosse e movimenti aiuta il vino a maturare meglio. Per questo, le migliori cantinette per vino contano su un motore inverter a basse vibrazioni e contenuta rumorosità. 

Temperatura e umidità sotto controllo: tipologie principali di cantinette vino

Due dei fattori che incidono maggiormente sulla conservazione del vino sono la temperatura e l’umidità dell’aria. E proprio per mantenere tali valori costanti e piuttosto contenuti, le cantine vere e proprie sono spesso poste in ambienti sotterranei, al riparo da intense fonti luminose. Con una cantinetta vino è possibile replicare a casa nostra queste particolari condizioni. Vediamo in che modo, descrivendo le principali tipologie in commercio.

Temperate 
Le cantinette vino temperate sono pensate per tenere i vini alla giusta temperatura di servizio, rendendoli pronti per essere gustati in qualsiasi momento. Non sono, quindi, progettate per la lunga maturazione del prodotto ma per preservarlo nel breve termine. Ampiamente usate nella ristorazione, oggi sono disponibili anche per uso domestico, mostrandosi più compatte e semplici. I modelli base sono provviste di un unico scomparto al cui interno la temperatura sale man mano che ci spostiamo verso l’altro. Ma le cantinette porta vino di livello alto contano su due o più zone separate in cui è possibile regolare la temperatura in modo indipendente. Così facendo, bianchi, rossi e spumanti verranno sempre serviti nel modo più corretto.

Climatizzate 
Le cantinette per vino climatizzate, al contrario, sono pensate per la conservazione negli anni delle nostre bottiglie. Per questo, oltre a mantenere costante la temperatura, prevedono sistemi atti a regolare l’umidità al proprio interno. Dotate quasi sempre di sistema di ventilazione, permettono all’aria di circolare all’interno, evitando così l’accumulo di umidità ed il potenziale formarsi di muffe. Non di rado, poi, i motori presenti a bordo di questi modelli sono progettati appositamente per produrre pochissime vibrazioni, fattore potenzialmente dannoso per il vino. E contano su filtri antiodore, oltre che lampade a LED a bassa intensità.

Ibride
Per chi cerchi il massimo da una cantinetta vino, i modelli ibridi sono in grado di racchiudere le caratteristiche delle due precedenti tipologie. Provviste di almeno due porte indipendenti, contano su altrettanti scomparti al proprio interno, uno dedicato alla conservazione del vino nel tempo, l’altro al mantenimento della giusta temperatura di servizio.

Capacità interna e dimensioni esterne

La capacità interna di una cantinetta vino è sempre espressa chiaramente sull’etichetta energetica del prodotto. Fondamentale per capire quante bottiglie riusciremo a conservare, ci dà anche un’idea delle dimensioni esterne dell’elettrodomestico. Ma la capienza è anche determinata dal modo in cui la cantinetta porta vino è organizzata al proprio interno. Il numero di ripiani di cui è provvista e lo spazio posto fra l’uno e l’altro influiscono non poco sul totale di bottiglie che riuscirà ad accogliere. E va anche detto che una cantina monozona sfrutterà meglio lo spazio rispetto ad un modello con due o più fasce di temperatura indipendenti. Questo perché le intercapedini fra una zona e l’altra andranno a sottrarre parte della capacità totale della cantinetta frigo per vino. Il volume dei modelli più compatti si aggira attorno ai 30 litri ma il mercato offre anche cantinette da 500 litri e più. In ogni caso, il numero di bottiglie contenute  corrisponde, in media, ad un terzo della capacità totale. Una cantinetta da 30 litri, ad esempio, sarà in grado di ospitare 10/12 bottiglie. Le dimensioni esterne di un modello del genere sono decisamente ridotte. Parliamo di circa 50 cm in altezza, altrettanti in profondità e 30 in larghezza. Prodotti di questo tipo potranno essere collocati in casa senza troppi problemi. Ma di fronte a cantinette con capacità superiore, dovremo valutare con attenzione il tipo di posizionamento e l’eventuale installazione ad incasso.

Soluzioni freestanding o da incasso

Eccoci ad affrontare un aspetto di cruciale importanza in fase d’acquisto. La tipologia di installazione di una cantinetta vino, infatti, esercita un peso notevole sulla capacità interna e sull’ingombro del modello che sceglieremo. Le soluzioni più comuni sono quelle freestanding, a libera installazione. Il vantaggio di tale approccio è legato sia alla capienza che alla semplicità con cui si mettono in funzione. Basta una presa elettrica per avviare il motore e iniziare il raffreddamento. Inoltre, a parità di dimensioni, avranno più spazio all’interno rispetto ai modelli da incasso. Quello che accade per le cantinette vino vale per tutti gli elettrodomestici da incasso che si vedono “mangiare” parte dello spazio dallo stesso mobile in cui sono incassati. Senza contare che per il montaggio potremmo avere bisogno di un tecnico specializzato. Di contro, però, le soluzioni da incasso offrono una discrezione senza paragoni ed uno stile unico. Una cantinetta porta vino integrata nel corpo della cucina fa tutto un altro effetto a livello estetico. Avere le bottiglie a vista ma non la struttura dell’elettrodomestico è un valore aggiunto in quanto a design e coerenza stilistica per l’intero ambiente. Certo è che una cantinetta vino refrigerata di tipo freestanding può essere spostata senza grossi problemi. Mentre i modelli ad incasso ci vincolano ad un unico ambiente della casa.

Materiali costruttivi e design

Per chi si accinga ad acquistare una cantinetta vino, è molto importante valutare la qualità dei materiali con cui è costruita. Ci riferiamo sia alla struttura esterna che ai vani refrigerati. La scelta di materiali pregiati, infatti, ha un duplice scopo. Da un lato offre maggiore stabilità termica, coibentazione e protezione per il vino. Dall’altro, si configura come elemento stilistico capace di incidere sul design complessivo della cantinetta porta vino. Un esempio chiarificatore è quello dei ripiani in legno, presenti su quasi tutti i modelli. Oltre a conferire un aspetto elegante alle cantinette vino, l’utilizzo di questo materiale è funzionale ad attutire le vibrazioni provenienti dal motore che potrebbero causare problemi alle bottiglie poste in posizione inclinata. Problematiche altrettanto spiacevoli potrebbero legarsi ad un eccesso di luce diretta che colpisca le bottiglie. E proprio per ridurre al minimo tale impatto, le cantinette sono provviste di lampade a LED a bassissima intensità. Ma ancora più importante è la qualità della porta di accesso alla cantinetta, realizzata in vetro temperato. Maggiore è il numero degli strati di cui è provvista, superiore è la protezione dai raggi UV. Parlando esclusivamente dal punto di vista estetico, la maggior parte delle cantinette frigo per vino è costruita in acciaio, alluminio o legno. Ma il telaio dei modelli più economici può anche essere di plastica.

Motori a confronto e fattore rumorosità

Come accade per altri elettrodomestici (frigorifero, lavatrice e climatizzatore in primis), il motore inverter sta prendendo piede anche a bordo delle cantinette vino. Mentre un classico motore on-off si accende e si spegne a seconda della necessità, il compressore inverter è in grado di lavorare a potenza variabile, regolando l’intensità a seconda delle reali esigenze. Un motore del genere funziona in modo dinamico e, dopo aver raggiunto la temperatura impostata, continua a lavorare al minimo, consumando pochissimo. Una cantinetta vino con motore inverter protegge meglio il prodotto rispetto ai modelli on-off. Ma è anche vero che i compressori più evoluti sono venduti ad un prezzo superiore rispetto a quelli più datati. C’è da dire, però, che andando a risparmiare energia giorno dopo giorno, recupereremo in breve l’investimento inziale. Sono anche altri i benefici che un motore inverter offre ad una cantinetta porta vino. Con un’erogazione dolce e graduale della potenza, infatti, limita molto le vibrazioni dannose per il vino. Di conseguenza, anche la rumorosità si mantiene contenuta. In media, una cantinetta frigo per vino fa segnare emissioni pari a 40 dB. Ma i migliori motori inverter sono in grado di abbassare ancora di più tale soglia. Per chi sia alla ricerca della massima silenziosità possibile, la soluzione ideale potrebbe essere una cantinetta con motore termoelettrico. Ma va detto che tali sistemi, per quanto innovativi e puliti, sono efficaci solo su modelli a bassa capacità. Data la rilevanza di tale informazione ai fini di una corretta conservazione del vino, la rumorosità delle cantinette è sempre espressa chiaramente sull’etichetta energetica del prodotto. Posta in basso a destra, è specificata attraverso due indicatori: le emissioni acustiche espresse in decibel e la classe di rumorosità aerea nell’intervallo fra le lettere D e A.

Uno sguardo all’etichetta energetica

energy label cantinette
Come per frigoriferi, congelatori e altre categorie di elettrodomestici, dal primo marzo 2021 è entrato in vigore anche per le cantinette vino il regolamento europeo 2017/1369 che rivede la struttura delle etichette energetiche. Nell’ottica di spingere le aziende a costruire elettrodomestici sempre più green, la classe di efficienza energetica è stata aggiornata sulla base di parametri molto stringenti. Ma non solo: la nuova energy label si mostra più curata a livello estetico e più semplice da interpretare. Rispetto all’etichetta di un frigorifero classico, quella delle cantinette vino risulta più schematica. Cala il numero dei parametri considerati che, però, si rivelano tutti molto importanti in fase di scelta. Vediamo di seguito quali sono:

Specifiche del prodotto e QR code
La prima sezione dell’etichetta rivela il nome dell’azienda produttrice e del modello preso in considerazione. Ma la vera novità è il QR code associato ad ogni cantinetta, posto sull’angolo in alto a destra. La scansione del codice attraverso lo smartphone apre le porte a numerose informazioni da consultare comodamente. Oltre a raccogliere e confrontare i consumi di svariati modelli, potremo verificare la disponibilità dei pezzi di ricambio a prezzo contenuto di ciascun prodotto attraverso il database EPREL. Il tutto nell’ottica di evitare la sostituzione dell’elettrodomestico in caso di rottura, preferendo la più sostenibile riparazione.

Classe energetica e altre informazioni
Proseguendo nella lettura dell’etichetta, ci troviamo di fronte l’indicazione della classe energetica della cantinetta vino, compresa fra le lettere G e A. Porzione cardine dell’energy label, questa sezione è stata rivista, aggiornando le lettere all’insegna di un’ancora maggiore attenzione ai consumi. In concreto, la vecchia classe A+++ non corrisponderà in automatico alla classe A di nuova generazione ma, piuttosto, alla B o alla C. Così facendo, si intende lasciare un ulteriore margine di miglioramento in termini di efficienza per i modelli che verranno lanciati in futuro. Strettamente connesso alla classe energetica, il terzo settore dell’etichetta indica i consumi su base annua espressi in kW/h. Parliamo di un valore numerico molto utile a capire quanto andremo concretamente a pagare in bolletta. Infine, la parte inferiore dell’etichetta energetica è occupata da due pittogrammi relativi a capacità e rumorosità della cantinetta porta vino. Il primo ci informa sulla capienza interna esprimendola attraverso il numero di bottiglie standard che il modello riesce ad accogliere. Il secondo pittogramma, infine, ritrae un altoparlante stilizzato ed esprime la rumorosità in dB ed in classe di rumore aereo compreso fra le lettere D e A.

Controlli e funzioni aggiuntive

Ciò che conta di più a bordo di una cantinetta vino è la possibilità di regolare la temperatura in modo preciso. Inoltre, se il modello scelto lo permette, selezionare la percentuale di umidità all’interno. Impostare i due parametri è semplicissimo e, nei modelli più economici, è sufficiente agire su tasti fisici. Ma vedremo, di seguito, che alcune cantinette vino offrono controlli più evoluti. E lo stesso vale per le funzionalità. 

Display LCD
La presenza a bordo di un display LCD ci permette di tenere costantemente sotto controllo i valori della nostra cantinetta porta vino. Non di rado, poi, sono previsti dei comandi touch che si rivelano estremamente pratici se posti esternamente, e sui quali agire senza aprire la porta e far uscire il freddo. Nel caso di prodotti dotati di più zone di temperatura separate, i display possono anche crescere in numero. In alternativa, sarà possibile gestire le varie zone attraverso un unico pannello di controllo.

Filtro a carboni attivi
Oltre a temperatura, pressione, luminosità, inclinazione e vibrazioni, un altro fattore potenzialmente dannoso per il vino sono i cattivi odori. Per questo, in linea generale, è bene evitare di tenerlo in prossimità di altri alimenti, in special modo salumi e formaggi. Ma anche se la cantinetta è adibita esclusivamente al vino, non è raro il formarsi di odori forti. Per questo, alcuni modelli montano filtri a carboni attivi, analoghi a quelli delle cappe da cucina.

Sistema No Frost
La ventilazione interna alla cantinetta vino refrigerata è un requisito fondamentale se vogliamo permettere ai prodotti di maturare ed evolversi nel tempo. Il ricircolo dell’aria, però, non serve solo ad eliminare le muffe e tenere l’umidità sotto controllo. Col sistema No Frost, infatti, si evitano i fastidiosi accumuli di ghiaccio che potrebbero compromettere l’efficacia dell’elettrodomestico. Oltre a limitarne la capacità.

Serratura e allarme
Ed eccoci a descrivere un aspetto spesso sottovalutato: quello relativo alla sicurezza. Se la nostra cantinetta ospita vini di grande livello, infatti, diventa fondamentale proteggerli da spiacevoli intrusioni in casa. Proprio per questo, i modelli di fascia alta sono dotati di serratura e, eventualmente, di allarme che entra in funzione in caso di tentata effrazione. 
Matteo Sartini
Matteo Sartini

Nato nel 1980 a Milano, si trasferisce piccolissimo in Toscana, nei pressi di Cortona. Orgogliosamente nostalgico delle ultime due decadi del secolo passato, rimpiange il primo walkman, il poster di Freddie Mercury appeso in camera ed i lunghi pomeriggi in compagnia del Sega Mega Drive.

Crescendo, impara ad amare anche la lettura, partendo dai classici per approdare alla narrativa contemporanea...Leggi tutto

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