Piastra per capelli: guida all’acquisto per una piega perfetta

Dritti come spaghetti oppure mossi: a prescindere dallo styling, l’importante è che i capelli siano sempre in ordine. Un’impareggiabile alleata, quando si tratta di messa in piega, è senza alcun dubbio la piastra per capelli, il tool per l’hairstyle sicuramente più acquistato e desiderato. Attualmente, l’offerta delle aziende del settore è davvero ricca, così da accontentare tutti e da soddisfare diversi tipi di esigenze. I vari modelli di piastra per capelli differiscono tra loro per il materiale di cui sono fatti - piastra in ceramica, titanio o tormalina sono le più diffuse - per la resa sul capello, per tecnologia e modalità di funzionamento. Alla classica piastra più recentemente si è affiancata la piastra per capelli a vapore, e il mercato continua a essere in costante evoluzione proponendo piastre sempre più avanzate. I modelli in commercio si distinguono anche per design, dimensioni e prezzo, spaziando dalle piastre economiche alla piastra per capelli professionale, per un risultato ineccepibile come dal parrucchiere.
migliori piastre per capelli

Come scegliere una piastra per capelli

Budget - Il budget a disposizione è sicuramente un primo fattore da tenere in considerazione in fase di acquisto. La buona notizia è che il mercato al giorno d’oggi offre proposte per tutte le tasche e che non è poi così complicato comprare una buona piastra per capelli economica. Dopo aver fissato il proprio budget di partenza, basta semplicemente sapere verso quali marche indirizzarsi, da quelle professionali e di alta gamma come ghd e Dyson a quelle più commerciali e abbordabili come Imetec.
 
Materiale - Le piastre per capelli possono presentare caratteristiche strutturali diverse, inerenti per esempio i materiali con cui sono realizzate le due piastre interne. Difficile sentenziare quale sia il migliore materiale per la piastra per capelli ma, stando ai test condotti dai vari brand, ceramica e tormalina sono quelli che riescono a distribuire meglio il calore sui capelli e a scorrere in modo più agevole sulle lunghezze senza rovinarle.
 
Tecnologia - La sfida delle migliori marche di piastre per capelli è quella di lanciare sul mercato modelli sempre più avanzati e all’avanguardia. Negli ultimi anni si è imposta la categoria delle piastre per capelli a vapore, più delicate rispetto a quelle tradizionali e dal risultato più duraturo. Ha vissuto un periodo di grande popolarità anche la piastra per capelli a ioni (o con tecnologia ionica), per un liscio perfetto e senza effetto crespo. Più di recente, la scelta si è ulteriormente ampliata con l’introduzione della piastra con tecnologia a raggi infrarossi, che stressa meno il capello riscaldandolo dall’interno verso l’esterno, e della piastra a lamine flessibili, dotata di microlamine capaci di adattarsi alla tipologia di capello con diverse impostazioni di temperatura.
 
Dimensioni e facilità di utilizzo - Un altro elemento importante in fase di acquisto è il design della piastra per capelli e, più in generale, come si presenta. Vanno considerati, quindi, formato e dimensioni, sia delle piastre interne (più larghe o più strette) che del tool nel complesso. Vi sono piastre più grandi e ingombranti e altre più leggere, come le piastre per capelli senza fili: maneggevoli e ricaricabili, queste ultime sono perfette da portare in viaggio.
 
Tipologia di capello ed effetto desiderato - Quando si compra una piastra, bisogna sempre considerare qual è il tipo di capello su cui verrà utilizzata. La piastra per capelli ricci ideale ha caratteristiche diverse da quella da usare su capelli già lisci e disciplinati. Per le chiome ricce le piastre in tormalina sono le più adatte, mentre per i capelli lisci meglio optare per quelle al titanio. Il materiale più versatile, tuttavia, resta la ceramica. Un altro fattore da tenere presente è l’effetto desiderato e lo styling che si preferisce. Vi sono piastre studiate appositamente per lisciare i capelli e altre, come le piastre per capelli a onde, in grado di riprodurre l’effetto liscio ma pensate anche per fare le onde o i boccoli. I modelli di ultima generazione sono, di solito, molto versatili e pensati per realizzare acconciature diverse.

Quanto costa una piastra per capelli?

prezzo piastra per capelli
Le caratteristiche tecniche della piastra per capelli, come il materiale di cui è composta, le tecnologie alla base del suo funzionamento e la versatilità nell’utilizzo e nella resa, non solo ne determinano la performance ma, come ovvio che sia, influiscono notevolmente sul prezzo. Il mercato al giorno d’oggi è molto vario ed è davvero difficile non riuscire a individuare una buona piastra per capelli: anche le più economiche, infatti, si rivelano valide ed efficaci. 
Per orientarsi nella scelta, abbiamo individuato tre fasce di prezzo. La prima è la fascia economica e comprende piastre con un prezzo massimo di 50 euro. La seconda è la fascia media e include piastre con un prezzo che può arrivare fino a 150 euro. Superata questa soglia, si parla di fascia alta, segmento di mercato che accoglie i modelli top di gamma. A tal proposito, le migliori marche, quelle più richieste, acquistate e influenti, sono le già citate ghd e Dyson seguite da L’Oréal.
(Dati aggiornati a novembre 2022 e soggetti a variazione nel tempo)

Fascia economica (entro 50 euro)

Marchi come Rowenta, Imetec, Remington e Babyliss hanno nei loro cataloghi tante piastre per capelli economiche tra cui poter scegliere. Chi è indirizzato verso il marchio Rowenta, può optare per Rowenta Express Style SF1810F0, una piastra per capelli economica in ceramica con 2 livelli di temperatura e piastre flottanti con una lunghezza superiore del 20% rispetto a quella delle comuni piastre. Se si cerca una piastra compatta e senza filo economica, un’altra proposta valida firmata dal brand è Rowenta For Elite Touch-Up&Go SF1312, con batteria al litio per 25 minuti di autonomia, rivestimento in ceramica e temperatura regolabile da 160°C a 200°C. Approdando in casa Imetec, vanta ottime recensioni Imetec Bellissima B 100, con piastre in ceramica, regolazione della temperatura da 150°C a 230°C, spegnimento automatico dopo 60 minuti, blocco tasti, cavo girevole e manico rivestito in pelle. Di poco più economica e altrettanto funzionale è la piastra Imetec Bellissima B9 300, con rivestimento Gloss Ceramic Silk Effect, 5 livelli di temperatura da 150°C a 230°C e cavo girevole. Remington è un altro brand da tenere in considerazione se non si vuole investire un budget troppo alto: propone piastre per capelli economiche dalle buone performance, come Remington Silk S9600, per capelli lisci come seta, e Remington Keratin Protect S8540, in ceramica infusa di cheratina e olio di mandorle per preservare l’idratazione del capello e con 9 impostazioni di temperatura da 150°C a 230°C. È economica ma capace di assicurare una buona azione lisciante anche Babyliss Piastra in Ceramica ST089E, con temperatura massima di 230°C e riscaldamento rapido in 30 secondi.

Fascia media (da 50 a 150 euro)

Alcuni dei marchi più conosciuti tra quelli che si occupano di piccoli elettrodomestici per la cura della persona hanno nel loro catalogo piastre che si collocano nella fascia di prezzo media, che comprende prodotti con caratteristiche evolute e sicuramente interessanti, come piastre a vapore, a infrarossi, con tecnologia a ioni e piastre in titanio. Panasonic ha lanciato negli ultimi anni le piastre con tecnologia nanoe come Panasonic EH-PHS9K: grazie alle particelle di acqua atomizzate nanoe generate, i capelli risultano morbidi e idratati nonostante le alte temperature. Passando alle piastre per capelli a vapore, invece, un ottimo prodotto di fascia media è la vendutissima Imetec Bellissima Steam Elixir, tra i bestseller del brand insieme a Imetec Bellissima My Pro Creativity Infrared B8 200, che è invece una piastra con tecnologia a infrarossi, rivestimento in ceramica e cheratina e temperatura regolabile da 130°C  a 230°C (11 livelli). Le possibilità non mancano neppure tra le proposte del marchio italiano Gama, specializzato nella cura dei capelli. Una delle migliori piastre del brand è la nuova Gama CP1 Nova 4D W&L, dotata della tecnologia Ozone Ion 4D Therapy che sfrutta ozono e ioni e capace di raggiungere la temperatura desiderata istantaneamente, regolabile da 160°C a 230°C.

Fascia alta (oltre 150 euro)

Pratiche da utilizzare, all’avanguardia e dal risultato professionale, le piastre per capelli di fascia alta hanno un costo sicuramente importante, ma difficilmente deludono le aspettative. Si rivelano un ottimo investimento, specialmente sul lungo periodo, e durando negli anni consentono di ammortizzare la spesa. In questa fascia di prezzo, ghd, L’Oréal e Dyson sono le marche più rinomate e influenti. Dal 2011, i diversi modelli di piastre ghd (che il brand chiama styler) si sono progressivamente imposti sul mercato. Tutti funzionano a una temperatura costante di 185°C, per raggiungere risultati impeccabili senza stressare e rovinare i capelli. Tra i bestseller si distinguono, in particolare, ghd Platinum+Styler, adatta a tutti i tipi di capelli, e ghd Max Styler, studiata principalmente per capelli lunghi, spessi e ricci. Si riscaldano in soli 30 secondi e sono dotate di funzione Sleep Mode automatica, con spegnimento dopo 30 minuti di inutilizzo. Con ghd Unplugged Styler, invece, sono nate le piastre senza filo. Con un semplice movimento di rotazione del polso, anche nelle situazioni di emergenza come viaggi in auto o trasferte in treno o aereo, i capelli vengono messi in piega. La batteria si ricarica in 2 ore, in una normale presa di corrente oppure attraverso un PC con cavo USB-C, e garantisce fino a 20 minuti di utilizzo continuativo. Passando a L’Oréal, il marchio è noto soprattutto per la sua piastra a vapore professionale, nata in collaborazione con Rowenta e giunta alla sua terza versione. L'Oréal SteamPod 3.0 sfrutta la forza stirante del vapore per un liscio perfetto, riducendo i danni ai capelli. Con serbatoio acqua incorporato (nelle precedenti versioni era esterno) e design più sottile e leggero, assicura una stiratura dei capelli veloce e un risultato durevole nel tempo. Si spegne automaticamente dopo 30 minuti di inutilizzo ed è stata recentemente proposta dal brand in una speciale edizione limitata, L'Oréal SteamPod 3.0 Limited Edition Barbie. Il prezzo sale ulteriormente con le proposte Dyson, azienda che ha letteralmente stravolto e conquistato il mercato degli elettrodomestici e della cura della persona. Il fiore all’occhiello del marchio, in termini di hairstyle, è Dyson Corrale, piastra per capelli con possibilità di selezione della temperatura (165°C, 185°C e 210 °C) e sensore di regolazione. Funziona anche senza filo, con batteria agli ioni di litio (30 minuti di autonomia, ricarica completa in 70 minuti), ed è adatta a realizzare capelli lisci o mossi. Con Dyson Airwrap, tool che asciuga i capelli e al tempo stesso li mette in piega, è in cima alla lista dei desideri beauty di tantissime donne.

Piastra per capelli: come scegliere la migliore e come utilizzarla

caratteristiche piastra per capelli
La scelta della piastra per capelli va ponderata con attenzione, anche perché l’obiettivo è disporre di un tool per lo styling che perduri nel tempo e che si adatti perfettamente alle proprie esigenze (e al proprio tipo di capello), così da rivelarsi un buon acquisto anche sul lungo periodo. Come anticipato, sono tante le caratteristiche da tenere presenti quando ci si appresta a comprare una nuova piastra, dal materiale in cui è realizzata alle funzionalità. Inoltre, dopo aver individuato la piastra perfetta, è opportuno essere a conoscenza di alcuni semplici accorgimenti che, però, se attuati con costanza possono davvero fare la differenza, sia in termini di resa del tool che per quanto riguarda lo stato di salute dei capelli.

Marca: brand professionali e consumer

Il brand è sicuramente un fattore che influisce non poco sulla scelta della piastra per capelli e sul prezzo, a seconda che la si preferisca professionale o più commerciale, più complessa e articolata nelle funzionalità oppure più basica. Le opzioni sono diverse e spaziano dalle aziende che si occupano di elettrodomestici (non solo quelli dedicati alla cura della persona), come Dyson, ma anche Imetec, Rowenta, Panasonic e Philips, ad altre realtà molto note al pubblico come Remington e Babyliss con cataloghi incentrati prevalentemente sui prodotti per la cura del corpo. Ci sono poi aziende il cui business è dedicato unicamente ai prodotti per i capelli, come ghd e Gama.
 
Piastre per capelli più acquistate:

Tecnologia: tradizionale, vapore, infrarossi

Se fino a qualche anno fa prezzo e brand erano i fattori principali da tenere in considerazione, oggi la disponibilità di tipologie di piastre differenti per quanto riguarda la tecnologia utilizzata apre altri scenari di discussione e di scelta. Il panorama delle piastre per capelli, infatti, include oltre a quelle classiche, anche quelle a infrarossi e quelle a vapore. Ma quali sono le differenze? Procediamo con ordine. Le piastre classiche sono quelle che “stirano” il capello per conduzione, ponendolo a contatto diretto con le due superfici riscaldate. La categoria delle piastre tradizionali è anche quella che offre una scelta più ampia e variegata di modelli, sia per prezzo che per caratteristiche. Negli anni, però, le aziende si sono impegnate nella ricerca di materiali, tecnologie e soluzioni capaci di raggiungere i risultati migliori senza rovinare i capelli. Materiali più efficienti, controllo termico, ioni e piastre basculanti sono solo alcune delle caratteristiche pensate per stirare o comunque acconciare i capelli in modo facile, veloce e con una maggiore attenzione alla loro salute. Una tecnologia che attualmente viene spesso impiegata nella progettazione delle piastre stiranti è quella a infrarossi, studiata per evitare al capello i possibili danni provocati dalle alte temperature della conduzione. Le piastre per capelli a infrarossi sfruttano i raggi infrarossi per scaldare il capello con l’obiettivo di garantire un buon risultato e al contempo di preservarne la corposità e la brillantezza. Sono le piastre per capelli a vapore, però, a suscitare sempre più interesse: oltre al calore trasmesso dalla piastra, utilizzano l’emissione di vapore da piccoli fori laterali. Quello che attira di questi modelli è la loro capacità di lisciare più facilmente e in meno tempo, di danneggiare meno i capelli e di mantenere la piega più a lungo. Il vapore, infatti, non solo aiuta a distendere il capello, ma non lo secca particolarmente e quindi questo, quando è esposto all’umidità esterna, non la assorbe (o comunque ne assorbe meno) e non si increspa. Se si è deciso per questo modello, occorre valutare la dimensione del serbatoio dell’acqua e la sua facilità di riempimento, la possibilità di utilizzo di acqua del rubinetto piuttosto che di acqua distillata e la presenza di pettini rimovibili che ne facilitano il passaggio tra i capelli. La più famosa è la già citata L’Oréal Steampod, ma non mancano le proposte alternative.
 
Piastre per capelli a vapore più popolari: 

Come scegliere il migliore materiale per la piastra

Il materiale con cui una piastra è rivestita all’interno è importante e fa la differenza, sia per i risultati sia per il benessere del capello. Le aziende lavorano continuamente nel tentativo di trovare il rivestimento che, abbinato a una serie di tecnologie all’avanguardia, sia capace di regalare un’acconciatura curata senza danneggiare i capelli. I principali materiali oggi utilizzati nel mondo dello styling sono la ceramica, il titanio e la tormalina. A questi si affiancano soluzioni ibride, come la speciale lega di rame e manganese impiegata da Dyson. La ceramica è probabilmente il materiale più diffuso, ha il vantaggio di riscaldarsi rapidamente e in modo uniforme, scivolando facilmente sui capelli. L’ampia disponibilità di questo materiale e le sue buone qualità fanno sì che si trovino sul mercato modelli di piastre in ceramica di ogni fascia di prezzo, dalle più economiche alle più costose. Anche le piastre per capelli in titanio sono ampiamente diffuse e apprezzate: si caratterizzano per ottima conduttività, leggerezza, scorrevolezza e resistenza, oltre che per la capacità di trasferire il calore rapidamente e in modo uniforme. Infine, le piastre per capelli in tormalina sono quelle da preferire se l’obiettivo è ridurre e contrastare l’effetto crespo, problema che affligge in particolar modo chi ha i capelli ricci.
 
Piastre per capelli rivestite in titanio:

Dimensioni e design: una piastra facile da usare e bella da vedere

Le dimensioni, il peso e il design della piastra sono importanti perché da loro dipendono la facilità di utilizzo e la maneggevolezza. Soprattutto per chi ha i capelli lunghi e folti - e quindi ha bisogno di più tempo per la stiratura - e per chi utilizza la piastra tutti i giorni, queste caratteristiche sono fondamentali. La leggerezza del tool è un vantaggio per non affaticare la mano e per padroneggiarlo con agilità e precisione. Per quanto riguarda le dimensioni, invece, non c’è una soluzione adatta a tutti. Una piastra stirante con misure leggermente più grandi (con una lunghezza di 100-110 mm e una larghezza di oltre 40 mm) ha il vantaggio di abbreviare i tempi di utilizzo, ma può risultare scomoda per acconciare ciocche corte, ciuffi o frangia. In linea generale, quindi, è consigliato prestare attenzione alle dimensioni degli elementi riscaldanti, ossia lunghezza e larghezza, tenendo conto principalmente del proprio taglio di capelli. Piastre più lunghe e più larghe permettono di stirare ciocche più folte di capelli in meno tempo e sono adatte ai capelli lunghi, mentre le piastre più corte e strette sono consigliate per capelli più corti, frange e ciuffi. Per quanto riguarda la scocca, invece, il profilo arrotondato dei due bracci è da preferire se si desidera non solo stirare i capelli ma anche acconciarli con onde e boccoli: questa forma, infatti, facilita l’avvolgimento delle ciocche intorno alla piastra. Le dimensioni ridotte e la compattezza del tool nella sua totalità, infine, sono caratteristiche preziose per chi è spesso in viaggio o per chi non può fare a meno della piastra anche durante il giorno quando è fuori casa. In questo caso, l’ideale è optare per un modello mini.
 
Piastre per capelli leggere e maneggevoli:

Interfaccia: pulsanti, display, cavo

Pulsante di accensione e spegnimento, pulsanti per impostare la temperatura, display, cavo, eventuale blocco delle due braccia. Apparentemente questi sembrano dettagli, ma in realtà sono tutti elementi importanti quando ci si approccia a una piastra. Non esiste, ovviamente, una soluzione universale, ma chi ha già avuto una piastra in passato sa bene quali di questi elementi siano indispensabili e quali no: c’è chi preferisce i tasti interni e chi sul lato dell’apparecchio, chi il cavo girevole e chi un cavo molto lungo, senza tralasciare tutti coloro che non possono fare a meno del tasto per bloccare le piastre chiuse quando si deve riporre il tool. Parlando del display e dei pulsanti, la maggior parte delle piastre per capelli permette di impostare la temperatura in un determinato range: la temperatura massima può arrivare in alcuni modelli fino a 230°C (evenienza utile per chi ha capelli spessi, molto ricci e non rovinati), mentre quella minima di norma è invece di 140°C (consigliata per capelli fini e poco ricci). Il numero di impostazioni varia a seconda dei modelli, ma molte piastre sono dotate di sensori intelligenti per mantenere la temperatura scelta costante durante l’uso e alcune riescono addirittura a individuare la temperatura perfetta adattandosi in modo del tutto automatico al tipo di capello. Un altro aspetto che può cambiare la modalità di utilizzo della piastra è la presenza o meno del filo. Non sono molti, a dire il vero, i modelli senza filo e con batteria, ma la loro praticità è notevole. Non solo Dyson Corrale: sul mercato sono disponibili anche delle alternative, di diverse fasce di prezzo.
 
Piastre per capelli senza fili più pratiche: 

Come preparare i capelli alla piastra

Anche la più performante delle piastre per capelli rischia di rovinarli se questi non vengono adeguatamente preparati all’esposizione al calore. Le alte temperature raggiunte dalla piastra rischiano di compromettere seriamente le condizioni di salute della chioma, rendendo i capelli secchi e danneggiati e, più in generale, favorendo problemi quali caduta e doppie punte. La soluzione migliore per correre ai ripari è utilizzare costantemente, ogni volta che si adopera la piastra, un buon termoprotettore per i capelli. Ce ne sono di diversi tipi, ma i più comuni sono i termoprotettori in olio e i termoprotettori in spray, formulati per riparare i capelli dai danni del calore e, molto spesso, in grado anche di assolvere altre funzioni specifiche di trattamento. Vi sono termoprotettori rinforzanti e anticaduta così come i termoprotettori anticrespo che agevolano lo styling e prolungano la durata della messa in piega. Il termoprotettore andrebbe usato subito prima di passare la piastra e, preferibilmente, anche prima di asciugare i capelli con il phon: il suo compito è quello di creare una sorta di film protettivo attorno al capello, in tutta la sua lunghezza. Soprattutto i prodotti in spray, infatti, si prestano sia all’utilizzo su capelli bagnati che su capelli asciutti. Per assicurarsi una protezione omogenea, è indispensabile applicare il termoprotettore dalle radici fino alle punte, aiutandosi con le dita oppure con un pettine a denti larghi così da distribuire al meglio la texture. Mai esagerare: perfino i termoprotettori spray più leggeri rischiano di appesantire i capelli se utilizzati in quantità eccessive.
 
Migliori termoprotettori per capelli:

Come pulire la piastra per capelli

La piastra per capelli va regolarmente pulita. Nonostante questo aspetto venga spesso sottovalutato, la cura e la manutenzione sono fondamentali per evitare prima di tutto che il tool si rovini e, secondariamente, per non far sporcare prima i capelli. La piastra entra in contatto con il sebo naturalmente prodotto dal cuoio capelluto e, nondimeno, con i residui di prodotti per lo styling che normalmente vengono adoperati, come schiume per capelli o lacca. Inoltre, sulla piastra si depositano polvere e sporco, soprattutto se non viene riposta nella sua confezione. Ogni quanto pulire la piastra? Se la si usa saltuariamente può bastare anche 1 volta al mese, ma se viene adoperata molto spesso i tempi si accorciano a 15-20 giorni. Si tratta, in realtà, di un’operazione piuttosto semplice. Per prima cosa, bisogna accertarsi che la piastra non sia attaccata alla corrente e, se calda, assicurarsi che si raffreddi completamente. A questo punto, è sufficiente inumidire un panno con acqua tiepida e passarlo delicatamente su entrambe le piastre interne, prestando attenzione a non sfregare in modo troppo energico. Le piastre in ceramica, in particolar modo, sono molto delicate e si graffiano facilmente. Per raggiungere angoli più angusti e piccole fessure, è possibile aiutarsi con un bastoncino di ovatta leggermente umido. Se dovesse esserci il bisogno di intervenire in modo più deciso su incrostazioni o sporcizia ostinata, basta aggiungere all’acqua tiepida qualche goccia di alcool denaturato. L’alcool si può utilizzare per pulire tutta la piastra, anche all’esterno. A pulizia ultimata, si consiglia di asciugare la piastra nella sua interezza con un panno asciutto.

Gli errori da non fare

Concludiamo con un riepilogo sui principali errori da non fare quando si utilizza la piastra. Prima di tutto, non bisognerebbe mai usarla troppo spesso: chi piastra i capelli tutti i giorni rischia seriamente di rovinarli e indebolirli. Come già spiegato, poi, è fondamentale proteggere i capelli ogni volta che si passa la piastra: non utilizzare il termoprotettore è un errore da cui tenersi assolutamente alla larga. Anche non pulire mai la piastra è un’abitudine sbagliata, così come passarla sui capelli bagnati o ancora umidi. Prima di utilizzare la piastra bisogna asciugare i capelli alla perfezione, perché quando sono umidi ed entrano in contatto con temperature molto elevate si sfibrano irrimediabilmente. Un altro errore da non fare è passare la piastra più volte sullo stesso punto, un comportamento ad alto rischio specialmente se si hanno capelli fini e deboli. Per assicurarsi di mettere in piega i capelli in modo uniforme e omogeneo, meglio dividere i capelli in sezioni così da non trascurare nemmeno una piccola ciocca. Infine, bisognerebbe anche evitare di passare la piastra sui capelli non pettinati e, inoltre, ricordarsi di non usare mai la lacca prima della piastra. Come tutti i prodotti spray a base di alcool, la lacca lascia una leggera patina sui capelli che, a contatto con il calore, si brucia finendo per bruciare i capelli stessi. Gli spray fissanti vanno utilizzati solo a piega ultimata.
Maria Teresa Moschillo
Maria Teresa Moschillo

Fortemente affascinata dalle parole e fermamente convinta del loro potere, Maria Teresa è riuscita a fare della sua passione per la comunicazione un lavoro. È copywriter e webcontent editor da più di 10 anni e crede davvero che “la bellezza salverà il mondo”, in ogni sua forma. Proprio per questo tra i tantissimi argomenti di cui scrive predilige il beauty,...Leggi tutto

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