Epson LQ-590II a partire da 596,81 €

Tra le stampanti Epson pensate per l’ambito aziendale, sono ancora presenti diversi modelli con tecnologia ad aghi, come la Epson LQ-590II. Per quanto prodotti del genere possano sembrare anacronistici, in realtà sono ancora molte le realtà professionali in cui vengono utilizzati stampanti di questo tipo. Basti pensare ad ambiti in cui i carichi di stampa sono molto elevati, come le fatture, i documenti di trasporto o gli inventari di magazzino. Proprio per queste necessità la Epson LQ-590II si rivela un prodotto molto utile, ma soprattutto affidabile. Grazie alla collaudata tecnologia ad aghi di Epson, questo modello garantisce un funzionamento senza errori fino a ben 25.000 ore, in modo da garantire la massima durabilità in ambienti in cui non è possibile effettuare una manutenzione periodica dei sistemi di stampa. Inoltre, grazie all’utilizzo di nastri già esistenti nei modelli di passata generazione, è possibile continuare a utilizzare questo tipo di componente anche dopo aver aggiornato l’hardware. Il dispositivo utilizza un sistema di stampa a 24 aghi e 80 colonne, con tecnologia di impatto a impressione di punti. A livello di prestazioni, la stampante sfrutta la tecnologia Ultra Speed-Draft per raggiungere una velocità di 550 caratteri al secondo, supportando pienamente diverse tabelle di caratteri e formati di codici a barre. Per quanto riguarda la compatibilità con i diversi formati di carta, la Epson LQ-590II può utilizzare fogli a uno o più strati, etichette, cartone, buste o rotoli. A livello di interfaccia di collegamento, infine, la stampante utilizza un classico connettore USB 2.0, compatibile con sistemi Windows dalla versione 7 alla 11.

Epson LQ-590II in pillole:

• Stampante ad aghi per utilizzo lavorativo
• Sistema a 24 aghi e 80 colonne con autonomia di 25.000 ore
• Supporto per diverse tabelle di caratteri e codici a barre
• Collegamento USB 2.0 compatibile con Windows 7 e versioni successive

Scritto da Federico Parravicini

Nato a Varese nel 1990, ha sempre avuto un rapporto di amore/odio con lo studio, almeno fino alla scelta del suo corso universitario. Con l’iscrizione al corso di Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano, ha finalmente ... Leggi tutto