Philips 275V8LA a partire da 133,00 €

Nella fascia economica dei monitor Philips, il modello Philips 275V8LA rappresenta una soluzione di buon livello per chi cerca un display ad alta risoluzione senza un prezzo troppo elevato. Le specifiche principali parlano di un monitor da 27 pollici di diagonale, con rapporto d’immagine di 16:9 e una risoluzione nativa di 2560 x 1440 pixel. Questo valore comporta un’immagine decisamente più definita di un classico monitor Full HD, come il Philips 271V8L. Il pannello è di tipo VA, con un bilanciamento dei colori pensato per un utilizzo multimediale, grazie ai contrasti accentuati e ai colori più saturi dei monitor di tipo IPS. A questo si aggiunge un buon angolo di visuale, che permette di mantenere il livello corretto di luminosità e di bilanciamento dei colori fino a un’angolazione massima di 178 gradi. Oltre alla buona calibrazione di fabbrica, il pannello di Philips 275V8LA integra diverse funzioni di ottimizzazione, come SmartImage. Questa funzione consente di selezionare varie modalità d’immagine, ognuna delle quali è calibrata per diversi tipi di utilizzo, come ufficio, cinema, gaming e così via. Un’altra funzione interessante del monitor è la LowBlue Mode, ossia una modalità d’immagine pensata per il filtraggio della luce blu, in modo da ridurre l’affaticamento agli occhi dopo un uso prolungato del monitor. Per quanto riguarda le possibilità di collegamento video, Philips 275V8LA garantisce ampia versatilità, grazie alla presenza di una porta HDMI 2.0, una porta DisplayPort 1.4 e una più vecchia uscita DVI. Da sottolineare, inoltre, la presenza di due altoparlanti integrati, con una potenza più che sufficiente per gestire la riproduzione di musica e filmati senza la necessità di collegare casse esterne.

Philips 275V8LA in pillole:

• Monitor PC da 27 pollici con risoluzione QHD
• Pannello VA con angolo di visualizzazione fino a 178 gradi
• LowBlue Mode per il filtraggio della luce blu
• Collegamenti video HDMI, DisplayPort e DVI

Scritto da Federico Parravicini

Nato a Varese nel 1990, ha sempre avuto un rapporto di amore/odio con lo studio, almeno fino alla scelta del suo corso universitario. Con l’iscrizione al corso di Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano, ha finalmente ... Leggi tutto