Recensione iPhone 16 Pro Max: uno studio fotografico in tasca

Apple ha realizzato lo smartphone perfetto per i content creator. Schermo, fotocamere e prestazioni sono al top della categoria.
Di Saverio Alloggio 3 Ottobre 2024
iPhone 16 Pro Max recensione

iPhone 16 Pro Max è un vero e proprio studio fotografico in tasca. Il merito non è solo delle fotocamere, certamente tra le migliori del settore, quanto di un approccio complessivo seguito da Apple: ecosistema di applicazioni, soluzioni software, ottimizzazione, componentistica hardware. Siamo di fronte a uno smartphone ancora più convincente dell’ottimo iPhone 15 Pro Max, che lo scorso anno è arrivato sul mercato con qualche problemino di surriscaldamento (poi risolto). Qui siamo su tutt’altro livello.

Certo, il mercato è sempre più agguerrito. C’è il Galaxy S24 Ultra, altro mostro sacro del settore, in grado di rivaleggiare alla pari con la nuova creatura dell’azienda di Cupertino. Apple è però riuscita a confezionare un prodotto che, più di qualsiasi altro disponibile sul mercato, è in grado di parlare ai professionisti. Il focus è soprattutto sui content creator, per quanto la gamma Pro sia storicamente quella scelte maggiormente dal grande pubblico.

Qualità costruttiva al top

Telaio in titanio, scocca in metallo e vetro. I materiali raccontano la solita cura costruttiva risposta da Apple in questo dispositivo. iPhone 16 Pro Max è un gioiello da tenere tra le mani, in grado di restituire una sensazione incredibilmente premium al tatto. L’aumento della diagonale dello schermo rispetto al modello precedente (si passa da 6,7 a 6,9 pollici) è impercettibile e non ha aumentato le dimensioni complessive in maniera netta. Proprio come iPhone 15 Pro Max, è uno smartphone ingombrante e impossibile da utilizzare con una sola mano.

iPhone 16 Pro Max recensione

Lo schermo di iPhone 16 Pro Max

La nuova colorazione Titanio Sabbia è ben riuscita, per quanto richiami molto da vicino la variante Gold di qualche anno fa. I 227 grammi di peso si sentono tutti, nonostante siano ben distribuiti. Da segnalare la presenza della certificazione d’impermeabilità IP68, che consente immersioni fino a 1,5 metri di profondità per un massimo di 30 minuti. Complessivamente non è scivoloso, ma si sente comunque l’esigenza di utilizzare una cover per proteggere la cornice e la parte posteriore.

Lo schermo è letteralmente meraviglioso. Tecnologia OLED, risoluzione di 1.320 x 2.868 pixel, frequenza d’aggiornamento variabile fino a 120 Hertz. Dati tecnici che si traducono in un’eccezionale esperienza visiva per resa cromatica, visibilità all’aperto (praticamente perfetta grazie alla luminosità di picco di 2000 nits), angoli di visuale. I 6,9 pollici permettono di godersi a pieno i contenuti multimediali e, soprattutto, di poter visionare comodamente le fotografie e i video realizzati con questo smartphone.

La supremazia del software sull’hardware

Sotto la scocca c’è l’A18 Pro. I benchmark ci raccontano di un processore di primissimo livello, risultati che è facile verificare anche nell’utilizzo quotidiano. Tutto infatti scorre in maniera fluida, anche quando iPhone 16 Pro Max viene messo alla prova con operazioni complesse come i videogiochi. Stupisce la capacità del SoC (System-on-a-chip) di dissipare il calore, con la scocca che praticamente si scalda mai. Un vantaggio non da poco anche nell’ottica dell’autonomia.

iPhone 16 Pro Max recensione

Le colorazioni di iPhone 16 Pro Max

Quest’ultima risulta infatti decisamente sopra la media. La batteria da 4.685 mAh (milliampereora) permette di arrivare a fine giornata con un buon 30% di carica residua, anche a seguito di un utilizzo particolarmente intenso. Da questo punto di vista a fare la differenza è evidentemente l’ottimizzazione software, vero fiore all’occhiello dei dispositivi Apple. Peccato solo per l’assenza di un vero e proprio sistema di ricarica rapida, una mancanza che l’azienda di Cupertino dovrebbe riuscire a colmare con le prossime generazioni.

A muovere le fila è comunque iOS 18. Il sistema operativo Apple ha raggiunto un livello elevatissimo in termini di funzionalità e personalizzazione. L’integrazione con gli altri dispositivi del brand fa la differenza nell’uso quotidiano, senza dimenticare la capacità di spremere tutto il potenziale della piattaforma hardware. Il tutto in attesa dell’arrivo di Apple Intelligence che, entro la fine dell’anno, inizierà a essere rilasciata negli Stati Uniti per poi arrivare nel resto del mondo (si spera anche in Europa).

Una macchina fotografica tascabile

E veniamo adesso al punto probabilmente più atteso. Sul retro ci sono tre sensori fotografici: il principale da 48 Megapixel, un grandangolo da 48 Megapixel e un teleobiettivo periscopico da 12 Megapixel in grado di abilitare uno zoom ottico 5X a 120 millimetri equivalenti. Che sia in diurna o in notturna, le immagini scattate da questo smartphone sono di primissimo livello. Stupisce la capacità di gestire la luce artificiale, così come la quantità di dettagli che è in grado di immagazzinare per ciascuna scena ritratta.

Il tanto chiacchierato zoom 5X va compreso. Alla prova dei fatti, non lascia a bocca aperta per un semplice motivo: ci sono smartphone Android in grado di fare meglio in quest’ambito, come il Galaxy S24 Ultra. Ciò non toglie che, rimanendo all’interno della parte ottica, ritrarre in lontananza i soggetti con iPhone 16 Pro Max è un’esperienza incredibilmente soddisfacente. Il salto in avanti nelle foto grandangolari è stato poi netto, grazie all’aumento della risoluzione del sensore. Il lavoro svolto da Apple è davvero notevole, sotto tutti i punti di vista.

Dove invece non c’è partita per nessuno, sono i video. La possibilità di registrare in 4K a 120 fps con il codec d.log è letteralmente manna dal cielo per i videomaker professionisti. Vengono fuori infatti dei file con una quantità tale di informazioni che è possibile effettuare una color correction vera, proprio come avviene in ambito professionale. Una qualità pazzesca, sia in diurna che in notturna, proprio come la fotocamera frontale da 12 Megapixel.

Tutto questo senza dimenticare alcune chicche. La porta USB-C, ad esempio, ha una banda passante a 10 Gbps. Ciò significa che collegando lo smartphone al Mac, è possibile trasferire file enormi in brevissimo tempo. Ci sono poi i profili colore preimpostati per le fotografie, che fanno davvero la differenza nell’uso quotidiano. L’unica nota stonata è rappresentata dal nuovo pulsante fisico “Controllo Fotocamera”: l’idea è buona, l’implementazione meno in quanto risulta molto poco intuitivo da utilizzare. Chissà che Apple non intervenga con un aggiornamento software per regolarne la funzionalità.

iPhone 16 Pro Max: chi dovrebbe acquistarlo?

Difficile non consigliarlo, considerando quanto offerto. Certo, parte da 1.489 euro (256 Gigabyte), e questo racconta con chiarezza il target di pubblico per cui è stato pensato, ovvero quello dei professionisti: l’acquirente ideale di Apple iPhone 16 Pro Max è chi può trasformare l’investimento per acquistarlo in un vero e proprio ritorno economico.

Staremo a vedere ciò che accadrà con l’arrivo di Apple Intelligence. Il prossimo step evolutivo degli smartphone dell’azienda di Cupertino è evidentemente demandato all’intelligenza artificiale generativa.

Pubblicato il 3 Ottobre 2024
Saverio Alloggio
Saverio Alloggio

Sono nato nel 1990 e ho vissuto da adolescente l’arrivo degli smartphone. La mia passione per la tecnologia è nata però ben prima, iniziando ad assemblare computer in quinta elementare. Circuiti e schede di rete mi hanno affascinato da quando ne ho memoria. È stato il 2007 però l’anno della svolta: sono stato tra i pochi italiani (rispetto ai numeri...Leggi tutto

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