Qualche settimana fa Qualcomm ha rivelato al pubblico l’arrivo nel nuovo chip Snapdragon 888 per il mercato mobile. Nelle aziende che hanno confermato la presenza del SoC nei loro telefoni di punta, tra cui Xiaomi e OPPO, l’attenzione verso le tecnologie Qualcomm si è fatta sempre più alta. In virtù dello slancio verso l’innovazione comune che unisce tutti i maggiori attori del settore, Qualcomm e Google hanno siglato un accordo che sancisce ben quattro anni di aggiornamenti per tutti gli smartphone che avranno un SoC Snapdragon e Android 11, quest’ultimo recentemente protagonista di una lunga lista di aggiornamenti per i telefoni Samsung più attuali.
Chiaramente i primi a ricevere questo supporto saranno gli smartphone con Snapdragon 888 (che monteranno già Android 11 di base) e l’aggiornamento si estenderà velocemente anche a tutti gli altri SoC con la medesima versione di Android 11. Dal punto di vista degli OEM, questo accordo sancisce un passo piuttosto importante che facilita gli aggiornamenti di tutti i dispositivi, non essendoci più la necessità di contare eventuali update al software dell’hardware Snapdragon. Inoltre, gli aggiornamenti legati ai quattro anni dell’accordo raccolgono tutti i tipi di update, compresi quelli per la sicurezza.
Le due aziende sono piuttosto fiduciose nei risultati che questa manovra produrrà, specie perché si tratta di un percorso volto a ridurre la frammentazione tra i vari giganti del mercato per fornire agli utenti un’esperienza sempre al massimo delle performance. Al momento però non c’è una lista completa di tutti i produttori che fruiranno di questa unione tra Qualcomm e Google, sebbene tutti gli smartphone di punta potrebbero beneficiare di una maggiore facilità di sviluppo per i vari aggiornamenti ad Android, basti pensare ai prossimi smartphone Samsung della linea Galaxy o ai futuri smartphone Xiaomi in arrivo già sulla scia di Snapdragon 888.
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